lunedì 27 settembre 2010

21km di Taneto - risultati e foto

Ieri 26 settembre si è svolta a Taneto (RE) la 34° edizione della classica “Marcialonga” sulla distanza dei 21097mt della mezza maratona.

Bellissima giornata (un po’ ventosa…) e partecipazione competitiva molto numerosa, con 296 atleti classificati all’arrivo nella distanza più lunga: ha vinto CORRADO REGGIANI (Corradini) in 1:14’12”, davanti a Stefano Cavicchini (Sintofarm, 1:15’00”), Claudio Gelosini (Paterlini, 1:16’24”) e Giuseppe Pellacani (Scandiano, 1:17'10"). 5° posto per Maurizio Dall'Ovo (1:17'34"), primo dei parmensi.


La TRC è scesa in campo con 8 rappresentanti, che hanno scaldato i motori in vista delle prossime 21km di campionato Fidal, vale a dire Baganzola (3 ottobre) e Corcagnano (10 ottobre). Come già anticipato, buone prestazioni per Ramon Torres (32° posto, 1:24’48”) , Luigi Scaglierini (42° posto, 1:26’58”) e Michele Orsi (1:28’41”), tutti a premio nei primi 60 classificati, compreso Michele Reggiani (1:28'36") che ha corso per Le Colline.


Altri obiettivi ed altri tempi per Mario D’Ingeo (1:37’32”), Massimiliano Bondi (1:37’54”) ed Ivan Nuzzo (1:37’58”), in vista della Maratona di Venezia in programma il 24 ottobre. Infine, l'esperto Nearco Bellodi ha testato per la prima volta la lunga distanza con prudenza, accompagnandomi ad un arrivo in scioltezza in 1:40’23”.


Tra le donne affermazione di ROSA ALFIERI (Correggio) in 1:22’57”, davanti a Isabella Morlini (Scandiano, 1:23’22”); 3° posto per la cussina Simonetta Magnani in 1:24’53”.
Direi che possiamo tutti fare di meglio, anche per quanto riguarda le foto dell’evento, poche e nemmeno tanto buone…

sabato 25 settembre 2010

La madre di tutte le ultra-maratone

IVAN CUDIN è stato il primo italiano ad aggiudicarsi la mitica SPARTATHLON, la corsa di 246 km da Atene a Sparta in onore dell’impresa del messaggero Filippide che raggiunse in un giorno la città-stato per chiedere aiuto contro i Persiani.

Il 35enne ingegnere friulano, già campione europeo di 24ore, si e’ imposto in questa 28° edizione, correndola in 23:03’06’’, precedendo l’olandese Jan Albert Lantink (23:31’22”) ed il tedesco Jan Prochaska, (24:55’58”). Fra le donne successo della britannica Emily Gelder in 30:17’03’’.

Lo Spartathlon nacque nel 1983 quando Ben Foden - un ex ufficiale della Raf - volle vedere se era possibile coprire il tragitto in un giorno, ed e’ diventata una delle gare piu’ famose del mondo, da molti considerata la “madre” di tutte le ultramaratone.

Alla gara, partita dall’Acropoli di Atene, hanno preso parte 351 atleti (tra cui 40 donne), ma solo in 128 sono giunti al traguardo entro il tempo massimo di 36 ore. Undici gli eroi italiani all’arrivo: 38° assoluto e 2° degli azzurri, il “reggiano” CIRO DI PALMA (nella foto con Cudin), che alla sua prima esperienza ha chiuso in 33:01’01”.

Ricordiamo che la Sparthatlon presenta regole quasi “militari”, e per poter prender parte alla corsa servono requisiti precisi, tra i quali un “minimo” di 10h30’ su una 100km.

IVAN CUDIΝ WINS SPARTATHLON 2010 !!!

Ιtalian IVAN CUDIΝ finishes 1st in 23 hours 3 minutes and 6 seconds!

venerdì 24 settembre 2010

SPARTATHLON 2010

Stamattina, alle 7 in punto, è partita la 28° edizione della SPARTATHLON, forse la massima espressione mondiale dell'ultramaratona, che si svolge sulla leggendaria distanza dei 246km da Atene a Sparta.

Un grosso "NEVER GIVE UP!" ai 21 ULTRARUNNERS italiani alla partenza. http://www.spartathlon.gr/main.php


martedì 21 settembre 2010

Mugello, la salita di Scarperia

Ecco un paio di scatti (suggestivi) della Maratona del Mugello, realizzati sabato pomeriggio lungo la salita di Scarperia. http://www.sportinfoto.it/

domenica 19 settembre 2010

37a Maratona del Mugello

Ieri, sabato 18 settembre, si è corsa a Borgo San Lorenzo (FI) la 37a edizione della Maratona del Mugello: gli atleti alla partenza erano più di 600, nonostante notevoli difficoltà di ordine logistico, organizzativo e meteorologico.

Ha vinto il solito italo-keniano Philemon Kipkering dell’Atletica Castello in 2:29’53”, davanti al connazionale Solomon Rotich (2:30’10”) e Alessandro Manente del Running Team Brema (2:31’01”). Al quarto posto è giunto Piero Colnaghi e quinto lo sloveno Janes Perlik. Prima delle donne la genovese Sonia Ceretto (recente vincitrice della 100km del Passatore) col tempo di 3:02'34"; seconda piazza per Lara Mustat in 3:13'01"

Da parte mia, ho "provato” i primi 25km del percorso, che si è rivelato un “collinare” davvero impegnativo, con le lunghe salite di Scarperia e Luco del Mugello; inoltre un acquazzone si è riversato sulla corsa per circa 40’, inzuppando i podisti già soffocati dall’umidità (95%) di una giornata molto calda (24°C). La partenza della gara, lo ricordiamo è stata data alle 14 in punto, NON proprio l’orario migliore per correre…

mercoledì 15 settembre 2010

Sabato si corre la Maratona del Mugello

Sabato prossimo 18 settembre sarò a Borgo San Lorenzo a correre la 26km. Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato su podisti.net, scritto da Denise Quintieri:


Sabato 18 settembre alle h.14 partirà la 37^ Maratona del Mugello e gli iscritti hanno superato ampiamente le seicento unità provenienti un po’ da tutta Italia.


Saranno quasi quaranta i Supermaratoneti d’Italia che vi parteciperanno divisi nei due percorsi, la classica 42 km e la 26 km, oltre a chi parteciperà alla Stracittadina.


Grandi numeri quindi per la Maratona più antica d’Italia che si snoda attraverso un percorso pieno di fascino quasi uguale all'anno precedente, con una deviazione sulla nuovissima pista ciclabile di Borgo San Lorenzo per qualche chilometro.


I punti più importanti del percorso restano: Borgo San Lorenzo, San Piero a Sieve, Scarperia, con l'incantevole passaggio attraverso le mura, in mezzo a due ali di sbandieratori; poi ritorno verso Barberino, per poi affrontare gli ultimi 16 km della manifestazione: Sagginale, Ponte a Vicchio e ritorno a Borgo San Lorenzo per l’arrivo trionfale a braccia alzate sotto lo striscione.


Torneranno a cimentarsi su questo percorso i keniani, con in testa il re delle maratone in Italia: Philimon Kipkering dell’Atletica Castello di Firenze.


Sito internet della Manifestazione: www.maratonamugello.it

domenica 12 settembre 2010

14 miglia di SANTA VITTORIA

Una bellissima giornata ha baciato lo svolgimento della 27° Camminata di Santa Vittoria, svoltasi stamane sulla distanza dichiarata di 22,3km, ma in realtà non erano più di 22.050mt al mio Garmin.


Scarsa partecipazione competitiva (99 uomini, 24 donne), tra gli uomini si è imposto Khalid TASSINI (Reggio Events) col tempo di 1:21’05”, davanti a Cristiano BOZZOLINI (Atl.Viadana), al traguardo in 1:21’20” e Corrado REGGIANI (Corr.Rubiera), terzo in 1:21’55”.

In campo femminile ha stravinto Rosa ALFIERI (Correggio) in 1:26’56”, davanti a Isabella MORLINI (Scandiano) in 1:30’15”, terzo posto per la cussina Lara MUSTAT in 1:33’31”.

Da parte mia, continua la ricerca del fondo perduto in estate: per la prima volta da maggio ho superato i 20km di corsa, concludendo la prova in 1:51'59" (media 5'05"/km). Posso fare di meglio...

domenica 5 settembre 2010

Ponte Alto (MO) - Trofeo Berlinguer

Siamo ai primi di settembre, ma per chi come me ha nel mirino il Passatore 2011 (ebbene sì) è già ora di cominciare a fare della strada... Oggi sono stato a Ponte Alto (MO) a correre la 25° Edizione del “Trofeo Berlinguer”, gara NON competitiva abbastanza popolata, con percorso di km.17,750 tra cavalcavia, stradine e sterrati della bassa modenese.


Caldo (26°C) e umidità l’hanno fatta da padrone: nel finale ho sofferto chiudendo in 1:33’25”, alla media di 5’15”/km. Ho iniziato ad allungare la distanza di corsa in vista delle prime “mezze” di settembre, ma sono ancora molto lontano da una condizione accettabile, tre mesi di “riposo” podistico si fanno sentire.

Ma tant’è, ormai il dado è tratto, la stagione ha avuto inizio ed ora bisogna darci dentro, senza fretta ma senza sosta. L’appuntamento è tra 7 giorni a Santa Vittoria, lungo i terribili stradoni della classica “14 miglia” dove i km da percorrere alla fine saranno 22,150. L’anno scorso a vincere fu Baldini (quello vero) in 1:15’25”.

mercoledì 1 settembre 2010

SETTEMBRE! Le prime "lunghe"

“…Ah Settembre mi dirai quanti amori porterai, le vendemmie che farò, Ah settembre tornerò. Sono pronto e tocca a me, l'aria fresca soffierà, l'armatura non l'avrò', Ah settembre partirò...”


L’estate sta finendo, l’aria si sta finalmente rinfrescando e, come promesso, riapre il BLOG dedicato all’ULTRA Running!

Le piscine chiudono, ma le strade riaprono ed è ora di sfogare la passione per la corsa di endurance. Le prime “lunghe” sono alle porte: per chi volesse seguire da subito un piano di avvicinamento ad una prima maratona autunnale, ecco gli appuntamenti “consigliati” per il mese di settembre:


Domenica 12:

Parma, h.9.30: Cariparma Half Marathon (km.21,097)

oppure

Santa Vittoria (RE), h.9.00: “14 miglia di Santa Vittoria” (km.22,150)

Sabato 18

Borgo San Lorenzo (FI), h.14,00: “Maratona del Mugello” (km.26,000 oppure km.42,195)


Domenica 19

Faenza (RA), h.9,30: “Maratonina Città Di Faenza” (km.21,097)


Domenica 26

Taneto (RE), h.9,00: “Marcialonga di Taneto” (km.21,097)

lunedì 9 agosto 2010

Coraggio Mirco

CRISTIANO COSTONCELLI, FRATELLO DEL NOSTRO ATLETA E DIRIGENTE MIRCO, E' DECEDUTO A SEGUITO DI UN INCIDENTE MOTOCICLISTICO.

SIAMO VICINI A MIRCO E ALLA SUA FAMIGLIA IN QUESTO TERRIBILE MOMENTO

martedì 3 agosto 2010

Maratona: finisce un'era


Ecco la cronaca della MARATONA dei Campionati EUROPEI di Barcelona
(Scritto da Roberto Annoscia - Redazione Podisti.Net)

Giornata soleggiata, calda ed umida che non favorisce gli atleti, percorso su quattro giri di 10 km più i due giri di 1.097.


Alle 10.05 parte la gara, gli italiani sono subito in testa, con Baldini e Pertile davanti a tutti. Il passaggio al 5° km avviene in 16:35, con il gruppo dei primi (una ventina di atleti compresi i nostri rappresentanti) che avanza compatto.


Passaggio al 10° km in 32:45 con il russo Abramov che passa per primo inseguito dal gruppo, dove sono presenti tutti gli azzurri, il primo è Caimmi, quasi affiancato da Bourifa, gli altri sono a due secondi, con il solo Curzi staccato.


Al 15°, passato in 48:40, sono in testa il russo Safranov e lo svizzero Rothlin; a tre secondi il gruppo, con Caimmi, Pertile, Bourifa e Baldini. Andriani è a 20'', Curzi è dietro.


Al 20° km, il francese Theuri, Rothlin e Safranov sono in testa: passano in 1h04:15, il gruppo è a tre secondi, con Pertile primo dei nostri. Alla mezza passaggio in 1h07:43.


Al 23° km circa, dopo 1h14’ di gara, Stefano Baldini si ritira: finisce un’era della nostra maratona. Al 25° km, passato in 1h20:09, un quartetto è in testa, con Pertile e lo spagnolo Martinez che si sono uniti a Theouri e Rothlin, mentre ha perso qualcosa Safranov.


Il passaggio al 30° km (1h35:58) è quasi cruciale: lo svizzero Rothlin è già solo in testa, Martinez è a 11”, Theuri a 20” e Pertile a 22”. Migidio Bourifa passa in ottava posizione, Caimmi in sedicesima, Andriani in diciottesima.


Neanche un km e Pertile è terzo, avendo superato il francese Theuri; al 33° l’aggancio con Martinez. Al 35° km , superato in 1h52:12, Rothlin sembra aver già messo le mani sulla medaglia d’oro: Martinez è ormai a un minuto, Pertile è a 1:38, essendosi fermato per crampi al polpaccio, e anzi deve guardarsi dal rientro dell'altro spagnolo, Iglesias, che segue a 24''.


Intanto, si scopre che anche Curzi si è ritirato. Nuova crisi di crampi per Pertile al 37°, il russo Safronov, in rimonta, lo passa impietosamente. Al 40°, Rothlin conduce ormai con un vantaggio di 1:58 su Martinez e di 2:47 su Safronov; Pertile, a 3.34, è preso dallo spagnolo Pablo Villalobos.


Il vialone finale regala il meritato trionfo allo svizzero Viktor Rothlin che vince in 2h15:31, secondo lo spagnolo Manuel Martinez (2h17:50) e terzo il russo Dmitirj Safronov (2h18:44). Pertile, nervosissimo, chiude quarto (2h19:33).


Un felicissimo Bourifa è settimo (2h20:35), undicesimo Andriani (2h21:32), trentunesimo Caimmi (2h29:18). Italia (7h01:40) terza in Coppa Europa dietro Spagna (6h58:00) e Russia (7h01:29).


Successo meritato per Viktor Rothlin per la gara odierna, per la carriera e per quanto passato recentemente. Infatti, lo svizzero, dopo l’argento agli Europei di Goteborg proprio dietro Baldini, il bronzo ai Mondiali di Osaka, il sesto posto alle Olimpiadi di Pechino, ha rischiato di morire ad inizio 2009 per embolia polmonare tornando da uno stage in Kenia.

mercoledì 28 luglio 2010

Europei: domenica la MARATONA !


Scritto da Stefano Morselli - Redazione Podisti.Net

Domenica 1 Agosto alle 10.05 prenderà il via la maratona maschile dei Campionati Europei di Barcellona.
L'Italia della corsa di resistenza ha iniziato bene questi campionati con un'inattesa quanto bella medaglia di bronzo per Daniele Meucci sui 10.000, speriamo di chiudere altrettanto bene domenica.
La squadra azzurra avrà come vera punta Ruggero Pertile, difficile aspettarsi miracoli da Stefano Baldini anche se rivederlo sui livelli di Pechino 2008, pur lontani da quelli topici, potrebbe essere sufficente per ottenere un risultato positivo.
Tra gli italiani il miglior tempo 2010 è di Migidio Bourifa che a Roma ha chiuso in 2h12'34" seguito da Ottaviano Andriani e Daniele Caimmi che hanno corso in 2h12'49" nella pur non riconosciuta dalla IAAF Maratona di Treviso.
La concorrenza europea non è eccezionale, tra i partecipanti i migliori tempi nel 2010 sono del polacco Henryk Szost che ha corso in 2h10'27" seguito dal connazionale Adam Draczynski con 2h10'47", mancherà, invece, il leader del ranking europeo 2010 il moldavo Iaroslav Muşinschi che a Duffeldorf ha vinto e corso in 2h08'32".
Tra gli atleti favoriti si segnala anche l'austriaco Günther Weidlinger che nel 2009 ha corso in 2h10'47" la maratona di Francoforte ma ha deluso nel 2010 nella Maratona di Vienna dove è giunto solo 12° in 2h14'05". Nel 2010 Weidlinger ha corso la mezza a Verbania il 7 Marzo in 1h02'40", sulla stessa distanza vanta un personal best di 1h01'42" ottenuto a Udine nel 2007 durante i mondiali.
Ottimi anche i primati in pista dell'austriaco, sui 5000 ha un 13'13" ottenuto nel 2005 ad un altrettanto buono 27'36" ottenuto sui 10.000 nel 2008.
Interessante anche l'olandese Patrick Stitzinger che nel 2010 ha ottenuto un buon 1h02'42" sulla mezza.
Desta interesse la partecipazione degli spagnoli José Manuel Martinez (pb: 2:08'09") e José Manuel e Josè Rios (pb: 2h07'42") ed il ritorno dello svizzero Viktor RÖthlin.(2h07'24) che a Pechino 2008 arrivò 6° assoluto e primo tra gli europei in 2h10'35" proprio davanti al nostro Stefano Baldini che giunse 12° in 2h13'25".
Baldini, campione uscente, vinse a Goteborg 2006 il suo secondo titolo europeo di maratona proprio davanti alla svizzero RÖthlin.

domenica 4 luglio 2010

ESTATE 2010

Da un paio di settimane è arrivata l’estate, e coi torridi mesi di luglio ed agosto, l’ultra running va definitivamente in vacanza, almeno per quanto mi riguarda. L’appuntamento per la ripresa delle attività è a settembre. La foto più bella che vorrei rimanesse sul blog in questi due mesi, a sottolineare quello che è lo spirito di corsa dei centisti e dei VERI ultramaratoneti, l’ho pizzicata da un articolo di Maurizio Crispi comparso lo scorso 30 giugno sul sito http://www.iutaitalia.it/, articolo che riporto integralmente. Auguro una FANTASTICA ESTATE a tutti !!!

Andrea Boni Sforza

Dmitri Tsyganov e Francesco Caroni al traguardo della 100 km del Passatore

(di Maurizio Crispi)

A volte, un'immagine da sola è sufficiente a raccontare tutta una storia. Nell'ultima edizione della 100 km del Passatore Francesco Caroni ha lottato per il secondo posto contro il russo Dmitry Tsyganov, esordiente in questa gara.
Negli ultimi chilometri tra i due vi è stata una continua scaramuccia. Assalti di Caroni, subito rintuzzati dal russo, sinchè - saggiamente, ormai quasi a ridosso del traguardo - Caroni ha ceduto, accettando la terza posizione.
Il russo, arrivato al traguardo di Piazza del Popolo di Faenza, precedendo Francesco Caroni di stretta misura, benchè provato, lo ha atteso sulla porta d'arrivo per stringerlo in un forte, irruento e caloroso abbraccio.
Nessuna arroganza da vincitore, nè rammarico per essere secondo sul podio.
Tsyganov, nella mimica e nella gestualità, manifestava la sua felicità in modo proprompente: felice di essere secondo dietro al grande Calcaterra per cinque volte consecutive vincitore della 100 del Passatore (una gara che - tra l'altro - è pressocchè mitica tra i Russi, un vero e proprio battesimo del fuoco sulla distanza), felice di avere combattuto lealmente contro Francesco Caroni e, alla fine di averla spuntata.
Ma, nello stesso tempo, lieto di condividere questo stato d'animo con i suoi più diretti avversari ed entusiasta dell'esperienza appena compiuta.
L'abbraccio con Caroni rappresenta tutto questo e trasmette un insegnamento oggi sempre più raro da ritrovare.
Nell'abbraccio si annulla la differenza tra vincitore e vinto, perchè tutti si è vincitori se si è arrivati sino al traguardo finale, avendo lottato "sino all'ultimo fiato", ma lealmente e con generosità.
E' stato bello che all'esemplare manifestazione di solidarietà sportiva fossero presenti un pubblico così fitto e, soprattutto, tanti adolescenti.

domenica 27 giugno 2010

35a Pistoia-Abetone

Francesco Caroni (Runners Bergamo) si è aggiudicato la 35° edizione della Pistoia-Abetone, massacrante ultra-maratona di 50km svoltasi stamane in terra toscana, trionfando col tempo di 3h44’08" all'arrivo (1388mt) del passo appenninico.

Lo scandianese Daniele Palladino (qui immortalato in una rara fase di discesa) ha confermato le sue ottime qualità di scalatore giungendo 2° al traguardo in 3h44’53”, davanti all’ungherese Janos Zabari (3h45’54”). In campo femminile vittoria per la slovena Neza Mravlje in 4h07’27”, davanti a Paola Sanna (4h09’16”); solo 5° all'arrivo Sonia Ceretto (4h23’45”), recente vincitrice della 100km del Passatore.

L’amico Gabriele Onfiani, alla sua prima ultra-maratona in carriera, ha degnamente portato a termine la sospirata impresa, giungendo al traguardo in 5h53’54”, al 279° posto finale di una graduatoria che ha visto all’arrivo 645 atleti.

L'edizione di quest'anno è stata baciata da una giornata climaticamente eccezionale, lungo il salitone finale (17km) si respirava aria fresca ed all'arrivo la temperatura era ben inferiore ai 20°C. Personalmente, ho provato il percorso in bici e l'ho trovato difficile ma affascinante; una bella esperienza, il 2011 potrebbe essere l'anno del primo attacco al "gigante" Abetone.

venerdì 25 giugno 2010

"La Notte del Passatore", Capitolo XII – Epilogo

Era la 38° edizione della 100km del Passatore: la gara si svolge sempre a fine maggio sullo stesso percorso, da Firenze a Faenza, dal 1973. Quest'anno gli iscritti erano 1.383, da Firenze sono partiti in 1.321, a Faenza sono arrivati in 1.031. Per il 5° anno consecutivo ha vinto il romano Giorgio Calcaterra (38 anni), che è arrivato a Faenza in 6h51’28”; tra le donne ha vinto per la 1° volta la genovere Sonia Ceretto (35 anni), che è arrivata a Faenza in 8h13’40”.


Daniele Palladino (39 anni) ha corso davanti a Calcaterra per i primi 10km, è rimasto a lungo coi migliori ma poi si è ritirato al Passo della Colla (km.48), dopo essere scollinato in 3:27’21”; si trovava in 5° posizione, a "soli" 8’40” da Re Giorgio.

L'amico Gian Maria Randi (36 anni) ha avuto una crisi in salita ed è rimasto bloccato mezz’ora, ha continuato e si è fermato a casa sua, al 65°km di Marradi, ritirandosi dopo 6h54’29”; era 182°. L'amica Marisa Facchini (48 anni) è arrivata a Faenza in 12h12’48”, al 342°posto, 35°assoluta tra le donne al traguardo.

L'amica Noemy Gizzi (35 anni) è arrivata a Faenza in 9h37’31", classificandosi 4° assoluta tra le donne; per la cronaca, è allenata da Luca Speciani, autore dei libri su ultra-maratona, alimentazione e ZEN a cui mi sono lungamente ispirato in questi mesi.

L’amico Fausto Finiguerra (39 anni), che avevo lasciato prima del 30°km, è andato in crisi da Borgo San Lorenzo ed ha camminato per tutta la salita; verso il 50°km, Fausto è stato raggiunto da un’amica, la modenese Greta Massari (40 anni), che gli ha forse dato la forza per arrivare fino in fondo. In discesa i due hanno continuato a camminare, e sono arrivati insieme a Faenza dopo ben 17h15’48”, alle ore 8,15 di domenica mattina… Il tempo massimo è di 20 ore.

L’amico Andrea Salà (44 anni) era partito un po’ forte, ha avuto un calo attorno al 25°km e si è fermato al 32°km di Borgo San Lorenzo, ritirandosi dopo 3h57’37”; non ce l’ha fatta, per lui il Passatore resta un sogno. Peccato, spero non si scoraggi.

Gianluca Di Meo (35 anni) è arrivato a Faenza in 11h35’44”, in 242°posizione. L’amico Leonardo Bisori (44 anni) è arrivato a Faenza in 10h27’31”, in 112°posizione, un leone.

Il mio amico e "tutor" Enrico Vedilei (46 anni), che avevo lasciato dopo il 65°km, ha avuto una crisi e si è fermato per mezz'ora, ma poi è ripartito alla volta di Faenza, dove è arrivato in 13h23’41”, accompagnando al traguardo Angela Gargano e altri 3 amici che lui ha aspettato negli ultimi km; all’arrivo era a sua volta accompagnato in motorino dall’amico Giorgio Calcaterra (…), e in macchina dalla compagna Maria Luisa.

Enrico al Passatore ha un personale di 8h43’46” (2004), mai ha sofferto come quest'anno. Maria Luisa Costetti (49 anni) non corre più ad alti livelli da qualche tempo, ma HA VINTO la 100km del Passatore nel 2002, quando arrivò a Faenza dopo 8h55’02”. Era l’anno in cui non si era potuta allenare per via di un infortunio…

Andrea Accorsi (43 anni) non ha corso il Passatore 2010, a causa di altri impegni: il 22-23 maggio ha corso la “Nove Colli Running” di 202km, giungendo 2° assoluto al traguardo di Cesenatico… Neppure Marco Barbieri (37 anni) e Monica Barchetti (42 anni) hanno corso il Passatore 2010; Monica attualmente è infortunata, ma in gennaio ha corso la TranSlovenia, gara a tappe di 230km in 4 giorni, dove si è classificata 2°.

Il mio tempo finale è stato di 11h26’30”: era la mia prima esperienza, è un risultato che mi riempie di orgoglio. Mi sono classificato al 220° posto, e, come al campionato italiano a Seregno, sono stato il primo tra gli atleti parmigiani (pochi, a dire il vero: 6) al traguardo...

All'arrivo c'era il mio amico e compagno di allenamento, Gabriele. La sua faccia sorridente è stata la prima che ho visto dopo aver messo al collo la medaglia più bella. Era lì, dietro le transenne, con la mia borsa dei ricambi, venuto apposta da casa sua per riportarmi a casa dopo la corsa... Cinque mesi fa non sapevo neppure chi fosse. Poi, un martedì sera, era il 19 gennaio, mentre mi alleno solitario al freddo e al buio, incrocio un altro podista che mi urla : “Ciao ! sei quello della 100 km ?”.

Da lì sono passati tanti km, fino a quel sabato mattina, era il 22 maggio, mi arriva un suo messaggio, in cui mi chiede se può venire a prendermi all’arrivo, sempre se non disturba... Lo chiamo subito, gli dico che se viene non solo mi fa un grande favore, ma mi fa anche tanto tanto piacere…

Certe cose non si dimenticano.

Spero di poterlo ricambiare, il suo sogno è la Pistoia-Abetone, il 27 giugno, chissà se stavolta sarò io ad andarlo a prendere…

FINE

mercoledì 23 giugno 2010

"La Notte del Passatore", Capitolo XI

Faenza, sono le 2,25.

La piazza è là dietro le case, e in piazza c'è l'arrivo. Mancheranno 250metri. Sotto i piedi il pavé, lastroni di porfido.


Incrocio alcuni atleti che tornano con lo zaino e la medaglia, hanno già finito la loro corsa. Passi doloranti, volti distrutti dalla fatica, ma felici. Eccone uno, è Leonardo Bisori, lo riconosco, toscanaccio, sarà arrivato un’ora fa, ci scommetto... lo saluto, chissà se mi ha riconosciuto.

Io me lo ricordo bene, era il 30 di Gennaio, in mezzo ad una tempesta di neve, mentre provavamo insieme la salita della Colla. Eravamo in 6: io, lui, Enrico, Andrea Accorsi, Monica Barchetti e Marco Barbieri.

Quel gruppetto andava troppo forte per me, ma ero voluto rimanere con loro, avevo tenuto duro, facevo fatica, ma ero voluto rimanere con loro. Era la 1° volta che la facevo, quella salita maledetta, ed ancora non la conoscevo: era dura, dura, dura, gli altri mi avevano staccato, di 2-300metri forse, facevo veramente fatica.

Eravamo dopo Razzuolo, il tratto più duro, mancavano 3km alla cima. Vista la mia difficoltà, Leonardo aveva rallentato, era venuto indietro a prendermi ed era stato con me, poi lo stesso aveva fatto Marco, io gli dicevo di andare, ma lui rimaneva con me, poi tutti insieme si erano fermati e mi avevano aspettato all’ultima fontana, a meno di 2km dalla Colla.

Io un pivello, loro invece... era gente abituata a correre per 100km, per 12, anche 24ore, Accorsi era in grado di vincere gare di endurance, Monica aveva corso in Nazionale ai mondiali di 100km in Corea, ed io ero lì con loro… Sentire il loro conforto, la loro incondizionata e genuina amicizia mi aveva dato una forza che non sapevo di avere.

Ricordo proprio Monica, a quella fontana, che mi chiedeva come stavo, io avevo risposto “Adesso vado in fuga!”… a momenti ci finiva dentro, alla fontana. E così eravamo arrivati lassù tutti insieme, e Bisori alla Colla ci aveva fatto quella foto, che per me vale ancora ben più di una medaglia di qualsiasi maratona.


Certe cose non si dimenticano.


Ecco, entro in piazza, mi volto per vedere se c’è qualcuno che arriva da dietro… un podista c'è, ma è troppo lontano... e non mi prenderà mai, perché adesso corro, corro, corro, vedo l’arrivo.

C’è tanta gente, applaudono, salgo sul tappeto rosso, 50, 40 metri, corro, vedo il tempo sullo striscione: leggo 11h26’…, wow! Corro, corro, corro, alzo le braccia... ARRIVO!

E' finita.

Una notte magica, indimenticabile… una corsa durissima, terribile, infinita, una sofferenza mentale e fisica quasi disumana, che si sopporta solo convincendo mente e corpo che è per l’ultima volta, che non c’è domani.

Ho vinto la mia sfida e realizzato il mio sogno, onorando questa corsa meravigliosa: ho messo sul piatto tutte le mie energie fisiche e mentali, non ho mai mollato ed ho avuto pazienza, e non mi sono mai permesso di volare, se non per gli ultimi 100 metri, quando ho visto l’arrivo.
Ma subito dopo l’arrivo, due sole parole sono uscite dalla mia bocca: “MAI PIU!”.

Ma quella ERA la notte del Passatore, lunga, infinita, una notte che sembraVA non avere limiti di spazio e di tempo…

lunedì 21 giugno 2010

"La Notte del Passatore", Capitolo X



Sono le 2,20 di domenica mattina.

Ecco il cartello: Km.99. Ultimo chilometro. Brividi di freddo, mi sale un groppo in gola, lo combatto, mi rilasso e respiro, apro i polmoni. Riparto, lascio andare la gambe.

Ripenso a Settembre dell'anno scorso, l’inizio della preparazione, gli allenamenti, le prime difficoltà, le gambe sempre doloranti, le prime crisi. Dopo tre settimane volevo smetterla, non stavo dietro alle maledette tabelle di Pizzolato… Ma poi sono andato avanti, con le tabelle mie.

Ottobre, la maratona di Egna in Trentino, non avevo ancora superato i 30km in allenamento, ma quel giorno ne ho fatti 42 di km, com’ero debole, ma ci ero arrivato in fondo, soffrendo... 3h47', in estate ero dimagrito tantissimo, all’arrivo pesavo 69kg, uno scheletro.

Novembre, i 46km di Salso, la mia prima ultramaratona. Più di 4 ore di corsa, mai fatte prima… Ma lì ho cominciato a correre in modo diverso, con la testa, la pazienza, a sentire il mio corpo, da lì ho iniziato a correre da “Ultra”, e non ho più smesso da allora.

Dicembre, la maratona di Reggio, ho battuto tutti gli altri che di solito mi stavano davanti nelle gare “normali”… Che bella gara, 25km di corsa “zen”, senza fatica, nelle retrovie, poi via, sono andato a riprendere tutti gli altri, uno ad uno… 3h22', all’ultimo km vado a prendere anche il Baldo, mi era spiaciuto, non neanche l’avevo visto...

Gennaio, un inverno che non finiva mai, allenamenti sotto zero, anche a –10°C, la neve tutte le sere, tutti i giorni, lunghi su lunghi, poi la 48km di Bagnacavallo, dove ho conosciuto tante persone che adesso sono miei amici, da Enrico agli altri ultramaratoneti, l’ambiente delle 100km, l’ambiente giusto…

Febbraio, la maratona di Verona, quel polpaccio che dopo 2km aveva cominciato a far male, e ha fatto male per altri 40km, fino all’arrivo, ma l’avevo corsa tutta, senza mai mollare un km... 3h19’, quante madonne che avevo tirato all’arrivo, che rabbia. Ma era un segnale del corpo, non lo avevo capito.

Stavo esagerando, e pochi giorni dopo ero stato male, malato per una settimana, l’enterite maledetta, fermo, debole come uno straccio, lavoro di mesi buttato via, mi salta la 58km del Trasimeno, mi salta tutto… Svuotato, senza forze, quel giorno ai primi di marzo che ho provato a ricominciare e non avevo la forza di correre, ho persino pianto. Poi le parole di Enrico, che mi dice che è una fortuna, che è una difesa del corpo, e che in tre settimane sarei tornato rigenerato e più forte di prima… Mah

Aveva ragione. Pian piano ricomincio, fatico, dopo 15 giorni vado a Brescia, provo a fare 30km: cavolo, 2h20’, sto meglio… Mi iscrivo alla 100km di Seregno e il 21 marzo ci vado per provare a fare 50km, ma sto veramente bene, a metà gara continuo, continuo, continuo, corro fino in fondo e faccio tutti i 100km: 10h19’, incredile, una giornata indimenticabile… mai corso così bene, stavo da Dio.

Poi, il recupero, difficile, e il calo di testa. Aprile, maratona di Russi, stanco, ho ancora Seregno nelle gambe, faccio 3h35', un flop… Dopo 5 giorni torno a provare la salita della Colla, ma in discesa non ho neppure le gambe per arrivare bene a Marradi, sono stanco, ancora Seregno nelle gambe… Poi la 50km di Romagna, coi primi caldi mi sciolgo e arrivo sfinito, 4h38', un altro flop, ancora Seregno nelle gambe…

Finalmente Maggio, provo a riprendermi calando gli allenamenti, pochi e veloci, alleggerisco le gambe, l'ultima settimana quasi non corro, la lunga attesa fino al grande giorno… Lo sapevo che ci sarei arrivato in fondo. Con tutto quello che ho fatto per arrivare fino qui, oggi non mi avrebbe fermato nessuno.

Ora sono qui, nella notte di Faenza, ho fatto 99km, sono partito ieri pomeriggio da Firenze, un caldo boia, ho scavalcato l’Appennino e adesso sono qui. Respiro forte, mi calmo. Passo un incrocio, un anziano signore mi applaude, dice “Forza! 300 metri… bravissimo”. Viene da piangere, ma combatto e respiro. Vedo il centro del paese, la piazza è là dietro, coperta dalle ultime case. La piazza è là dietro. E in piazza c'è l'arrivo.

E’ la notte del Passatore, lunga, infinita, una notte che sembra non avere limiti di spazio e di tempo…

sabato 19 giugno 2010

"La Notte del Passatore", Capitolo IX

93°km. Un lungo rettilineo. E' buio, ma ci sono i lampioni ai bordi delle strade, sarà l’una e mezza. Eccolo, è sul bordo sinistro, lo vedo, corricchia piano ma va avanti. Io sono sul bordo destro, 20 metri dietro di lui.


Non posso finire questi 100km maledetti con la sua faccia davanti, col suo nome davanti al mio in classifica. No. Non posso. Questa è la MIA notte.


Corro appena, lo raggiungo subito, avanzo davanti a lui di qualche metro, ma sento che non molla. Adesso dovrei riposare e fare un minuto di passo, ma no, vado avanti di corsa, lo devo staccare a tutti i costi. Niente riposo adesso. Fuori i coglioni e tenere duro. Insisto. Lo stacco, lo stacco.


Sono a Errano, finalmente, l'ultimo paese, l'ultimo prima di Faenza. Ultima sosta. Un ragazzo esce da un tenda dell’organizzazione e mi chiede se voglio un massaggio… Mi torna in mente la storia di quel tizio di Cavriago… NO, grazie! Mai fermarsi, mai.


Ecco il ristoro, due ragazze giovani e carine. Chiedo il tè, bevo. Un po’ di marmellata, ancora zuccherini. C’è anche della nutella, bah... la lascio dov’è. Arrivano due podisti con la torcia ed il sorriso, iniziano a fare i cascamorti con le due ragazze… Non mi tiro indietro, mi ci metto anch’io, scherziamo un po’, poi riparto. Altri mille corridori arriveranno qui dopo di noi, altre mille luci in di questa lunga notte.


Questa corsa è incredibile, ormai da 40 anni la gente di queste parti convive con questa notte di fine maggio in cui i podisti invadono la SS Faentina, e questa gente li ospita con luci, colori, feste e momenti bellissimi. Qui il tempo sembra essersi fermato, ma la storia continua. Torno nel buio, per l’ultima volta. Guardo dietro, il mio nemico non c'è più, un lontano ricordo sbiadito.


Ormai sono a 95km. Dov'è il cartello... Lo cerco, deve esserci ormai. Lo vedo da lontano, DEVE esserci, ecco il cartello: 95. No-van-ta-cin-que. Ne mancano solo 5... Urlo: “sono qui!!!”.


Non posso crederci, ma sono qui. Guardo il crono: 10h57’, se spingo un po’ posso farla in meno di 11 ore e mezzo, chissà… Vado avanti, adesso i km sono segnati ad uno ad uno, non più ogni 5km. Corricchio, faccio il 96°km in 6’10”, non male per essere a questo punto... Ma rallento, non voglio morire. Conto una cinquantina di respiri, poi riparto un po’ di corsa.


Supero un altro podista, lo incoraggio, mi incoraggia, siamo qui, siamo qui. 97°km. Non ci posso credere. Sono qui. Mancano 3km, è fatta. Vedo Faenza, è fatta.


Siamo in periferia, c’è una piccola zona industriale, una rotonda, non c’è luce, quello davanti a me è spaesato, chiede dove deve andare... “dritto” gli urlo, bastava cercare la segnalazione o usare un po’ la testa… Già, la testa, ma la stanchezza fa brutti scherzi. Ma io non sono stanco. Lo sorpasso.


98°km, sono a Faenza. 11h15’, mi basta fare gli ultimi 2km in meno di 15’, adesso è un gioco da ragazzi. Cammino un po’, ma è fatta, non mi prende più nessuno, nessuno. Sono qui. Sto arrivando. Adesso mi rilasso un po’...


Penso a tutto l’inverno passato ad allenarmi. Tutte le sere. Nevicava sempre, quest’inverno. Freddo boia, tante volte non c’era modo di riuscire a correre decentemente, strade scivolose, pioggia, vento, neve, ma correvo sempre. Mai saltare un allenamento, mai fermarsi. Quanto ho corso, ogni giorno. Tutte le sere arrivare a casa per mettersi le scarpe e via in strada, sempre. Sempre.


Ma ora sono qui.


E’ la notte del Passatore, lunga, infinita, una notte che sembra non avere limiti di spazio e di tempo…

giovedì 17 giugno 2010

"La Notte del Passatore", Capitolo VIII


Brisighella, finalmente.

Un vialone alberato, illuminato, ci porta dentro al paese. Mi avvicino lentamente a due podisti che ho messo nel mirino da mezzo km... Due ragazze davanti ad un bar mi incitano, mi dicono “Dai che sei più fresco, li prendi”. Hanno ragione, li prenderò, molto presto... Sapere che altre persone mi vedono “fresco” è una grande spinta.

Dieci ore di corsa. Che storia...

Procedo, ecco il traguardo intermedio, km.88, passo in 10:06’20”, 231° posizione, sto ancora andando bene. Mi fermo, sto bene ma rifiato un attimo, ancora tè caldo, zuccheri, marmellata. Accidenti, c’è anche vino e mortadella, bleeaahh… devo ripartire subito, se penso al grasso della mortadella mi sale lo schifo dallo stomaco.

Faccio due piegamenti, urlo dal male ma con un po' di impegno vivo il dolore, lo faccio mio, e le gambe si piegano e si chiudono del tutto. Zen. Apro la mente. Cancello il contorno, mi concentro sul mio corpo, lo ascolto. Lo sciolgo. Via la fatica, non esistono i 90km fatti nè le 10 ore corse, esisto solo io, qui, adesso, esistono solo le mie gambe, sane, forti, sciolte, leggere: sangue che pompa, muscoli, forza, allenamento. Sto bene. Riparto. Ciò che la mente vuole, il corpo crede.

In gennaio, ad una 21km a Reggio, e mi ero trovato a parlare con un tizio di Cavriago che aveva già corso un paio di volte il Passatore: mi aveva raccontato di quando l’aveva finita, in 13h40’, ma anche di quella volta in cui la stava finendo, era al ristoro tra il 90°km ed il 95°km, e si era fermato, seduto per riposarsi qualche minuto. Non era più riuscito a ripartire né a rimettersi in piedi… Ritirato, un vero incubo.

Passiamo dentro a Brisighella, qui c’è gente. Poi ci rimettiamo su uno stradone dritto, che punterà verso Faenza senza altre varianti. Non devo fermarmi, mai. Rallentare, rifiatare, scaldare i muscoli e fare qualche piegamento ogni 5-10km, ma fermarsi mai.

Cerco il cartello del 90°, guardo il crono, dovrei trovarlo tra massimo un minuto, eccolo, è il 90°km! Novanta chilometri. Sapevo di poter arrivare fino qui. E sapevo che se arrivavo qui, arrivavo fino in fondo. Andiamo. Forza forza forza!

Attorno al 92°km c’è un ristoro sulla strada, chiedo tè caldo come sempre, me lo danno bollente, pazienza, lo allungo con acqua fresca, zuccherini, bevo, mi rilasso un attimo, sto bene. Lo stomaco è svuotato, non entra nulla, ma sto bene. Arriva un altro podista, anche lui chiede il tè, il ragazzo al ristoro deve andare dentro a prenderlo, ci metterà 10 secondi... esce trafelato, col bicchiere pieno, ma il podista, scocciato, se n’è già andato borbottando...

Il ragazzo ci rimane un po’ male, gli dico: “tranquillo, non voleva veramente il tè, altrimenti avrebbe aspettato, voleva solo un motivo per lamentarsi, ti ha chiesto l’unica cosa che non avevi sul tavolo, l’ultimo bicchiere l'avevi dato a me. Quello vive solo per lamentarsi...”

Riparto, raggiungo quello che aveva chiesto il tè e… No! Incredibile, ora lo riconosco, è un tizio che ha sempre qualcosa da dire, da lamentarsi… a Bagnacavallo ricordo che rompeva le scatole ai ragazzi dei ristori perché il percorso non era ben segnalato… un rompiscatole, appunto.

Nelle maratone di solito mi arriva davanti di pochi minuti, alla 50km di Romagna mi aveva dato più di 20’. E adesso è qui con me. Non ci posso credere.

No. Stavolta no. Stanotte NON voglio che mi arrivi davanti per nessun motivo! No, non può battermi. Non stanotte.

E’ la notte del Passatore, lunga, infinita, una notte che sembra non avere limiti di spazio e di tempo…