sabato 30 ottobre 2010

LUCCA Marathon, i risultati

Domenica scorsa 24 ottobre si è corsa la LUCCA MARATHON, con un discreto successo di partecipazione e qualità, nonostante la giornata decisamente piovosa: 697 gli atleti all’arrivo, in leggero calo rispetto ai 758 del 2009, ma gli organizzatori sono riusciti a mettere sul piatto 4 uomini al traguardo sotto le 2h20’, che non è poco per una maratona di provincia giunta appena alla 2° edizione.


Ha vinto il solito PHILEMON KIPKERING col tempo di 2:17’40”, che ha bissato il successo dell’anno scorso; seconda piazza per JOACHIM NSHIMIRIMANA in 2:18’02”, quasi appaiato a JAMES KIGEN KIBET (2:18’03”); più staccato HICHAM EL BAROUKI, quarto in 2:19’35”.

Primo degli italiano l’instancabile EMANUELE ZENUCCHI (2:24’45”) che ha preceduto il redivivo MARCO BALDINI (2:25’13”). A livello femminile la bergamasca ELIANA PATELLI si è aggiudicata la vittoria con l’ottimo crono di 2:39’00”; sesto posto per la cussina LARA MUSTAT, al traguardo in 3:03’15”.


Da parte mia, il tempo finale è stato un confortante 3:33’12”, con una discreta seconda metà di gara (1:48’50”) in quello che era il mio primo test stagionale sopra i 30km. Il prossimo obiettivo è “allungare” ulteriormente la gittata con i 46km collinari della”ULTRA K” di Salso, in programma il 21 novembre.


Nota: Per problemi tecnici (il mio portatile è gravemente infortunato) il blog è rimasto “inattivo” in questo periodo; la situazione NON è ancora sotto controllo, ma nei prossimi giorni conto di recuperare il tempo perduto…

martedì 12 ottobre 2010

Ottobre: finalmente le prime MARATONE !

Mancano meno di due settimane al primo appuntamento coi 42km per i nostri colori. Domenica 24 ottobre è in programma la 25° edizione della Maratona di Venezia (3° maratona in Italia, dopo Roma e Firenze). http://www.venicemarathon.it

Come già anticipato, la TRC metterà sul tavolo un tris: Massimiliano Bondi, Ivan Nuzzo e Mario D’Ingeo. In bocca al lupo a tutti!


Lo stesso giorno si svolgerà anche la 2° edizione della Maratona di Lucca (12° posto in Italia con 758 arrivati nel 2009). Il sottoscritto Andrea Boni Sforza andrà subito alla ricerca di una buona prestazione su un percorso completamente pianeggiante. http://www.luccamarathon.it


Andiamo più avanti, al 28 novembre, con la 27° edizione della Maratona di Firenze, dove è prevista una partecipazione oceanica dopo gli 8.207 arrivati del 2009: il nostro Andrea Sani è già iscritto. http://www.firenzemarathon.it


Ricordiamo inoltre che il 21 novembre a Salsomaggiore è in programma la “Ultra K” di 46km. Attenzione, si tratta di una VERA Ultramaratona, con un profilo altimetrico durissimo. http://www.verdimarathon.com/ultime-notizie/index.php

Per finire, la Maratona di Reggio è in calendario il 12 dicembre: attesissimo il ritorno di Ramon Torres dopo l’esordio 2009, ma oltre al cubano speriamo che altri atleti TRC rispondano all’appello. Io non mancherò. http://www.maratonadireggioemilia.it

martedì 5 ottobre 2010

Cavriago – “Gir di Pos” - Risultati e foto

Domenica 3 ottobre si è svolta la 28° edizione della classica “mezza maratona” sul percorso ondulato di campagna attorno a Cavriago. Diciamo subito che si trattava di km.20,800, ciò non toglie che la gara si sia confermata bella e ben organizzata, con partenza e spettacolare arrivo in Piazza Zanti.


Bella giornata, 243 competitivi all’arrivo: ha vinto VEHID GUTIC (Corradini) in 1:13’39”, davanti a Khalid Tassini (Reggio Events, 1:14’41”), poi i soliti reggiani: Stefano Cavicchini (Sintofarm, 1:14’46”), Giuseppe Pellacani (Scandiano, 1:15'32") e Claudio Gelosini (Paterlini, 1:16’03”).


Al femminile ha stravinto RITA BARTOLI (Sintofarm) in 1:22'04”, davanti a Rosa Alfieri (Correggio), che evidentemente non ha lottato chiudendo in 1:28’03”; 3°posto per Manuela Pescarolo (1:32’03”). Da parte mia, a Cavriago ho completato il “30+20” del weekend, correndo una tranquilla mezza in 1:42’: le prime maratone si avvicinano... Ma prometto che a Corcagnano farò meglio! (di poco).

venerdì 1 ottobre 2010

SPARTATHLON - il racconto di Enrico Vedilei

Riportiamo il racconto dell'amico Enrico Vedilei, che qualche giorno fa ha vissuto la Spartathlon in prima persona
da: Newsletters Ottobre 2010 di www.krakatoasport.com


Dentro la testa ho sempre le parole del campionissimo brasiliano Valmir Nunes, quest’atleta ha vinto di tutto, fra le più famose la Badwater (detiene tutt’ora il record), la Spartathlon e la 100km del Passatore, ha un personale di 6.18 sulla 100km e 273km nella 24 ore.

Quest’atleta è un amico e in questi giorni passati in Grecia in occasione della Spartathlon spesso abbiamo parlato di Ivan Cudin, il vincitore di questa edizione che anche lui aveva previsto salisse sul podio insieme a lui a tal punto che scherzando fra di loro diceva che avrebbero corso insieme fin quasi sotto la statua di Leonida, da li si avrebbero sfidato a gomitate per giungere primi a baciare il piede di Leonida. Naturalmente lo raccontava con il sorriso sulle guance e con gesti tipici brasiliani che era meglio di vedere un film comico in TV. Mi ha sempre detto che una volta tornato in Italia dovevo parlare e far parlare di questa impresa a più non posso perché Ivan è un bravo ragazzo, oltre a un grande atleta. Mi ha raccontato della realtà brasiliana dove una vittoria del genere avrebbe sicuramente portato alla ribalta il nome di Ivan, cosi come è successo a lui dopo la 100km del Passatore del 1991. Provo a parlare di Ivan e degli altri protagonisti a modo mio, speriamo piaccia.



Ivan Cudin

Ivan è un ragazzo d’oro, il padre di Filippo Poponesi scherzando diceva “questo ragazzo è bravo in tutti i campi, sportivo e culturale, peccato che la natura ha dato tutto a lui e niente a mio figlio”. E’ vero, Ivan con i suoi gesti umili, cordiali e gentili si fa amare da tutti, è un grande. Umile anche quando a 20km dalla fine è stato raggiunto dall’olandese a cui voleva proporre di arrivare insieme al traguardo ma costui non gli ha dato tempo di parlare attaccandolo, questo gli ha dato la forza di staccarlo e percorrere gli ultimi chilometri a forte velocità e prendersi qualche rischio. Infatti è caduto in una curva bagnata e per qualche attimo ha pensato al peggio.


Il giorno prima della gara ha fatto un giro culturale per Atene e tornato in albergo aveva in bella evidenza un ricordino di un colombo e scherzando mi ha detto “sarà un segno del destino che proprio io sono stato colpito?” Ivan era un segno premonitore importante come il pettorale che ti hanno assegnato, 111.


23.03.06 è il 7° tempo assoluto ottenuto in questa gara ma se si analizzano bene i fatti, sicuramente vale molto di più in quanto tutte le altre prestazioni che lo precedono avevano degli accompagnatori al seguito a differenza di Ivan che correva da solo e per di più ha confessato che almeno 7-8 ristori quando è passato lui non erano ancora pronti e quindi li ha dovuti saltare. A dimostrazione di questo, Scott Jurek (grande amico di Ivan e Nunes) non ha partecipato perché non ha trovato chi gli faceva l’assistenza.


Alle premiazioni avvenute nella piana di Maratona (di fiano allo start della maratona Olimpica), un’autorità greca si è avvicinato a Ivan e gli ha detto che le occasioni importanti vengono vinte sempre da italiani, prima Baldini con la maratona Olimpica e oggi tu. Peccato che in Italia c’è una bella differenza fra maratona e ultramaratona. Ricordiamo che quest’anno ricorreva i 2500 anni della leggenda di cui si narra che Filippide corse da Atene a Sparta per chiedere aiuto ai soldati spartiani a cui si è ispirata la gara.


Come non ricordare Ivan vincitore della prima edizione della gara che organizzo io. Ero all’arrivo ad accoglierlo e me lo vedo tornare indietro a 20mt. dal traguardo, stupito non capivo, poi però dopo pochi secondi ho capito tutto, era tornato indietro ad aspettare e arrivare insieme al 2° classificato, lo svizzero Marco Gazzola. Quest’anno era infortunato ma mi ha detto che veniva lo stesso a darmi una mano, pensavo scherzasse e invece la mattina della gara me lo sono visto di fronte. Non credevo ai miei occhi. Ivan non finirò mai di ringraziarti.


Oltre alla vittoria di Ivan, questa edizione ha fatto registrare anche il record di arrivati italiani infatti ben 11 atleti hanno tagliato il traguardo, questi sono (in ordine di arrivo):


38° Ciro di Palma in 33.01.01;

50° Filippo Poponesi in 33.49.36

70° a pari merito Carmelo Nucifera e Corrado Buzzolan in 34.23.14;

80° a pari merito Paolo Bagnoli e Giacomo Maritati in 34.46.19;

82° Gianluca Metelli in 34.46.39;

98° Marco Mazzi in 35.04.35;

124° Alessandro Papi in 35.41.38;

128° Adalberto Sabatella in 35.50.15.

Dopo di loro e fuori tempo massimo Massimiliano Fancoli. Questo ragazzo è stato fermato all’ultimo ristoro (2,4km dalla conclusione) ma è voluto lo stesso arrivare in fondo. E’ arrivato malconcio e sorretto dagli amici Zambon e Galimberti ma alla fine grande gloria per lui perché quelli rimasti all’arrivo lo hanno applaudito come vincitore morale della manifestazione.


Il gruppo italiano è stato molto allegro e complice l’euforia della vittoria in assoluto e dei molti atleti finisher, spesso si finiva per intonare l’inno Nazionale o i vari inni alla vittoria. Questo ha portato molto calore e presto si sono formati i gemellaggi con brasiliani e un nutrito gruppo di coreani.


Premiato come atleta più vecchio mai classificato, il 75°enne tedesco Alfred Schippels che ha concluso la sua fatica dopo 35.23.19. Dal ritorno dalle premiazioni abbiamo avuto il piacere di averlo vicino di sedili e quindi ne abbiamo approfittato per parlarci un pochino. Ha detto che questa era l’ultima volta che partecipava a questa manifestazione perché l’età non gli è lo permette più. Come non credergli.

Una volta tornato a casa mi sono informato sul suo conto e ho scoperto che ha dei personali non indifferenti e cioè 230,139 nella 24 ore ottenuto nel 1992 e nello stesso anno in occasione dell’Europeo di specialità si è classificato 7° assoluto. In seguito è arrivato 11° all’Europeo del 1993 e 16° nel 1996 con 221,070km (alla bella età di 61 anni). In seguito ha ottenuto 8.57.43 nella 100km all’età di 65 anni e 194,489 all’età di 73 anni.


Più giovane finisher, almeno per quest’anno, la giovane estone Heleen Vennikas di soli 22 anni che ha concluso in 35.05.13 accompagnata dal padre Peeter. In gara anche la madre che però è stata costretta al ritiro. Tutti e 3 i componenti della famiglia fanno parte della propria Nazionale di ultramaratona e per festeggiare il compleanno del padre/marito avevano pensato di correre insieme la Spartathlon. Non ho parole. Mi sono informata anche su questa giovane atleta e ho scoperto che ha corso la sua prima 100km ha 17 anni in 12.22.16, nel 2007 è giunta 10° assoluta all’Europeo della 24 ore e quest’anno ha ottenuto il personale di 166,555 in occasione del Mondiale di specialità. In questa occasione ha corso sempre con la mamma mentre il padre ha concluso con poco più di 191km (vanta un 221km). Insomma una famiglia di Nazionali, ben 8 le presenze totali di cui 1 la mamma Pille, 3 Heleen e 4 il padre Peeter.


Gli italiani con gli 11 arrivati di quest’anno salgono a 51 finisher (33 atleti), di seguito in ordine di presenze l’elenco completo:

6 Castagnoli Mario;

4 Papi Alessandro e Luzietti Luigi;

3 Bordini Roberto e Bazzana Lucio;

2 Cudin Ivan, Tretto Livio e Nucifera Carmelo;

1 Nuvolara Giuseppe, Marangotto Casimiro, Recchia Vito Antonio, Torelli Giovan Battista, Zava Luca, Zoncolo Paolo, Sartori Stefano, Gross Ulrich, Gross Annemarie (tutt’ora unica italiana), Cesconetto Daniele, Zuccari Ugo, Aldovini Roberto, Molteni Stefano, Tallarita Antonio, Rovera Paolo, Barichello Gastone, Migneco Gianni, Di Palma Ciro, Poponesi Filippo, Buzzolan Paolo, Bagnoli Paolo, Metelli Gian Luca, Maritati Giacomo, Mazzi Marco e Sabatella Adalberto.