sabato 21 gennaio 2012

ULTRA 2012 – Falsa Partenza

di Andrea Boni Sforza



Il 2012 non è ancora cominciato, per me.


Dopo la 24 ore di San Benedetto del Tronto, problemi a tibie e caviglie non mi hanno più consentito di gareggiare per tutto il mese di dicembre, costringendomi ad una sosta di 15gg a cavallo di capodanno.


Ho saltato la 42km di Calderara e quella di Crevalcore, ma il primo irrinunciabile appuntamento col pettorale era domenica 15 gennaio, all’UltraTrail del Lamone, 47km sull’argine di Traversara di Bagnacavallo (RA) ,


Una corsa a cui tenevo tantissimo, per l’amicizia che mi lega ad Enrico Vedilei e perché è la festa degli Ultramaratoneti, è la corsa in cui aspetti gli altri facendo due chiacchiere con Ivan Cudin, ti ritrovi a pranzare e scherzare coi nazionali della 100km, e ritrovi tutti gli amici e le amiche di tante avventure.


Mi sono presentato senza allenamento, senza alcuna garanzia né sicurezza, solo con la presunzione e l’orgoglio di un unico obiettivo, portare a casa la medaglia.


Non c’è stato niente da fare: sull’argine di Traversara mi sono ritrovato con la tibia sx dolorante dopo soli 15km, impossibile continuare fino all'arrivo, sarebbe stato un macello. Tendinite tibiale, e forse qualcos’altro.


Le gambe, il corpo danno ancora forti segnali di insofferenza a riprendere con la corsa. Inutile provarci, non è ancora il momento.


Ora è il momento di rimettersi in piedi, lavorare con pazienza, umiltà, in silenzio, per ricominciare a correre, quando sarà il momento, nel migliore dei modi.


ULTRA




ULTRAMARATONA DELLA PACE 2012



da: http://www.krakatoasport.com/


A Traversara, borgata di Bagnavallo (Ra), la nebbia ha fatto da cornice alla 4^ edizione dell’Ultramaratona della Pace. Gara figlia del suo patron, Enrico Vedilei (ex azzurro della 100 km e attualmente C.T. della nazionale di Ultratrail), che con grande passione e pochi mezzi ha realizzato un prodotto degno del suo nome. Sulle sponde del fiume Lamone si sono dati appuntamento amici, maratoneti, ultramaratoneti e tutti coloro che di Domenica in Domenica popolano le manifestazioni di questo genere. Lo spirito che accomuna queste persone evince dal solo aspetto agonistico, ma è certamente da ricercare all’interno di un senso di fratellanza che si è cementato nel tempo e sulle strade della “fatica”, spirito che fa di ognuno di loro un protagonista in egual misura. È proprio questo l’aspetto che maggiormente colpisce delle cosiddette “piccole manifestazioni podistiche”: l’attenzione rivolta ai veri protagonisti, ovvero coloro che si cimentano in ardue prestazioni. Ogni singolo atleta riceve calore umano al pari di quanta fatica per raggiungere il proprio traguardo personale, che difficilmente dipende da un cronometro, ma che quasi sempre si misura sul piano della soddisfazione personale per avere portato a termine l’ennesima “piccola impresa”. All’ultratrail della Pace si è respirata quest’aria, in un clima di festa che ha visto protagonisti quasi 200 tra uomini e donne. La distanza agonistica dei 46,8 km è stata dominata fin dal primo metro dall’azzurro Francesco Caroni che ha fatto corsa in solitaria (già vincitore a pari merito con Lorenzo Trincheri dell’edizione 2011). L’atleta toscano ha tagliato il traguardo del 5° giro (il percorso è ricavato da un anello sterrato da percorrere in andata-ritorno sull’argine del fiume Lamone di km 9,300 circa) con il tempo di 3h03’43”. Alle sue spalle il Campione Europeo in carica della 24 ore su strada (vincitore delle edizioni 2010 e 2011 della Spartathlon), il friulano Ivan Cudin, che partito come sempre in sordina, ha completato la sua rimonta risalendo posizione su posizione fino a chiudere 2° assoluto in 3h07’37”. Terza piazza per un altro azzurro della nazionale, questa volta di ultratrail, Marco Zarantonello con 3h08’48”. Chiudono la cinquina di testa Marco Bonfiglio (3h09’05”) e Giuseppe Marazzi (3h10’45”). In campo femminile gara a tre tra Lisa Borzani, Patrizia Pensa e Giuliana Arrigoni che conducono appaiate fino all’inizio del terzo giro. Di lì in avanti la Borzani attacca e prende un discreto margine di vantaggio sulle due azzurre di Ultratrail, distacco che aumenterà nel giro finale consolidando la prima posizione in 3h38’50”. Proprio all’ultima tornata si materializza anche l’ottima rimonta di Maria Ilaria Fossati (azzurra della 100 km) sul duo Pensa-Arrigoni, che culmina con un bellissimo 2° posto in 3h44’14”. Stesso tempo finale per Pensa e Arrigoni (3h46’10”) e quinta piazza a favore di Alice Modignani in 3h56’30”. Marco Bonfiglio e Maria Ilaria Fossati si aggiudicano il TRITTICO D’INVERNO assoluto, che comprendeva la sommatoria dei tempi realizzati partecipando a tutte e tre le prove del TRITTICO: Maratona di San Silvestro (Calderara 31/12/’11); Maratona di Crevalcore (06/01/’12) e Maratona della Pace (Traversara 15/01/’12).