domenica 4 luglio 2010

ESTATE 2010

Da un paio di settimane è arrivata l’estate, e coi torridi mesi di luglio ed agosto, l’ultra running va definitivamente in vacanza, almeno per quanto mi riguarda. L’appuntamento per la ripresa delle attività è a settembre. La foto più bella che vorrei rimanesse sul blog in questi due mesi, a sottolineare quello che è lo spirito di corsa dei centisti e dei VERI ultramaratoneti, l’ho pizzicata da un articolo di Maurizio Crispi comparso lo scorso 30 giugno sul sito http://www.iutaitalia.it/, articolo che riporto integralmente. Auguro una FANTASTICA ESTATE a tutti !!!

Andrea Boni Sforza

Dmitri Tsyganov e Francesco Caroni al traguardo della 100 km del Passatore

(di Maurizio Crispi)

A volte, un'immagine da sola è sufficiente a raccontare tutta una storia. Nell'ultima edizione della 100 km del Passatore Francesco Caroni ha lottato per il secondo posto contro il russo Dmitry Tsyganov, esordiente in questa gara.
Negli ultimi chilometri tra i due vi è stata una continua scaramuccia. Assalti di Caroni, subito rintuzzati dal russo, sinchè - saggiamente, ormai quasi a ridosso del traguardo - Caroni ha ceduto, accettando la terza posizione.
Il russo, arrivato al traguardo di Piazza del Popolo di Faenza, precedendo Francesco Caroni di stretta misura, benchè provato, lo ha atteso sulla porta d'arrivo per stringerlo in un forte, irruento e caloroso abbraccio.
Nessuna arroganza da vincitore, nè rammarico per essere secondo sul podio.
Tsyganov, nella mimica e nella gestualità, manifestava la sua felicità in modo proprompente: felice di essere secondo dietro al grande Calcaterra per cinque volte consecutive vincitore della 100 del Passatore (una gara che - tra l'altro - è pressocchè mitica tra i Russi, un vero e proprio battesimo del fuoco sulla distanza), felice di avere combattuto lealmente contro Francesco Caroni e, alla fine di averla spuntata.
Ma, nello stesso tempo, lieto di condividere questo stato d'animo con i suoi più diretti avversari ed entusiasta dell'esperienza appena compiuta.
L'abbraccio con Caroni rappresenta tutto questo e trasmette un insegnamento oggi sempre più raro da ritrovare.
Nell'abbraccio si annulla la differenza tra vincitore e vinto, perchè tutti si è vincitori se si è arrivati sino al traguardo finale, avendo lottato "sino all'ultimo fiato", ma lealmente e con generosità.
E' stato bello che all'esemplare manifestazione di solidarietà sportiva fossero presenti un pubblico così fitto e, soprattutto, tanti adolescenti.

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