Alle ore 9.00 il via, dapprima un giro corto e poi i 5 giri lunghi lungo il percorso rigorosamente tutto lungo il bagnasciuga. Un variopinto gioco di colori di magliette in una giornata che si è mantenuta fresca e coperta per tutto il giorno. Le ore sono volate via all’insegna dell’allegria, spensieratezza, della sportività.
Marco Olmo, del GS Roata Chiusani, l’uomo dei deserti e delle montagne era anche quest’anno ai nastri di partenza, soltanto per esserci, richiesto e “rubato” da molti, chi per una foto, chi per un autografo. E se l’ingegnere friulano, Ivan Cudin, che per primo ha scritto il suo nome sulla stele di Sparta non è potuto essere presente, per subentrati motivi di lavoro, altre importanti presenze calpestavano la sabbia della riviera delle palme: Accorsi, Barchetti, Vedilei, Di Palma, Villella, Martucci, le sorelle Delfine.
E’ stata una gara incerta per molti fino all’ultimo, in particolare per la 50 km, mentre per la maratona maschile dopo qualche giro il vincitore si profilava all’orizzonte: Antonio Filippo Salaris, della Podistica amatori Olbia, allunga il passo sulla sabbia e va a scrivere il suo nome sull’albo d’oro di questa manifestazione, il suo tempo 2:48’22’’.
Bisogna attendere altri undici minuti buoni per vedere il secondo, Daniele Giacobone, che chiude in 3h09’38’’. Intanto Marco Olmo continua tranquillo la sua corsa, affiancato da Enrico Vedilei, il quale al termine allunga, giungendo terzo di pochi secondi, sull’immenso maestro del trail italiano, il tempo è effimero 3h11’30’’ per Vedilei, a 19’’ il grande Marco Olmo. A seguire il pugliese Francesco Cassavia, il bolognese Andrea Accorsi, il marchigiano Diego Ciattaglia, l’abruzzese Mario Fattore.
Non c’è voluto poi tanto per vedere spuntare i primi della 50 km: Fabio Costantini, della Pol. Montecchio 2000, già vincitore a sorpresa lo scorso anno, alla prima edizione di questa particolare 50 km, ci crede fino in fondo e, a pari merito con il pesarese Daniele Scola, chiudono la speciale classifica che ha visto al debutto molti maratoneti. Il tempo di entrambi 3h46’26’’.
Per Daniele Scola non è la prima ultra: aveva concluso Il Passatore 2010, tranquillamente al 18esimo posto assoluto. Per Fabio Costantini, una conferma: “è la mia gara questa”, dirà durante le premiazioni. Al terzo posto si posiziona il romagnolo Andrea Guiducci, 3h47’37’’, seguono Giovanni Gratton, Andrea Furlan. I due giullari delle ultramaratone, l’abruzzese Marco Zulli, già vincitore di alcune sei ore e lo spartathleta finisher Ciro Di Palma che concludono rispettivamente al nono e decimo posto.
Per la parte femminile, spiccano le presenze per la 50 km: prima partecipazione e vittoria per la trailer abruzzese Alessandra Carlini che ha chiuso sulla sabbia in 12esima posizione assoluta con il tempo di 4h11’32’’. Al 2° posto la pugliese Emma Delfine, della società Nadir di Putignano, alla sua primissima esperienza in una ultramaratona e già vincitrice della eco maratona del Chianti, a suo agio sulla sabbia di San Benedetto, chiude al 19esimo posto assoluto della speciale classifica in 4h20’33’.
Al terzo splendido posto l’azzurra di ultramaratona Maria Grazia Villella, insegnante in una scuola dell’hinterland torinese, non in perfetta forma, che chiude in 4h39’54’’. Seguono la molisana Giovanna Zappitelli e l’altra sorella Delfine, Marcella.
Per quanto riguarda la maratona, fuori tutte le atlete più accreditate, rimangono in gara soltanto le atlete “amatoriali”, ed ecco dare spazio alla fanese Paola Pari, che già aveva vinto una 24 ore proprio a Fano lo scorso anno. Il suo tempo è relativo 4h30’59’’. Al secondo la veneta Natalina Masiero e gioia anche per l’umbra dell’amatori Terni Carolina Agabiti.