sabato 15 ottobre 2011

SPARTATHLON 2011

di Ivan Cudin


Ho tanti dubbi, condizione non eccezionale, noie muscolari non recuperate dopo la 100km, paura che i problemi avuti in Olanda si ripropongano..., ma una grande certezza dopo i problemi a persone care di questa primavera ed estate ora ho recuperato totalmente la mia serenità! E' fondamentale per questa corsa!


la notte prima della gara 2 lacrime una sul viso mio una su quello di Michela si fondono


Sopra il partenone l'alba, parto con lo sguardo ammirato verso l'acropoli, che mi sovrasta.


parto per ultimo come sempre


sensazione di pesantezza e fastidio alle gambe per i primi 40km


incontrare e scambiare parole con gli italiani in gara mi sprona e mi da fiducia


piacevole conversazione per 5km con il grande Talmann


caldo secco e molto ventoso, pericolo disidratazione: bevo ben oltre un litro all'ora nelle ore calde


il mare turchino invita a un tuffo ristoratore


le solite scolaresche ci incitano


Sull'istmo la sensazione è quella di volare


Jon Harald ha mezz'ora di vantaggio, vado del mio passo, se aumentassi so che rischierei di non arrivare


A Corinto antica trovo Sakai, era più in condizione di me, ma allarga le mani, lo passo anche stavolta, capisce di aver tirato troppo, reggerà fino alla fine


Adoro l'Arcadia con i suoi vigneti e uliveti centenari, le montagne mi affiancano


A due passi da Nemea antica vedo Jan-Albert , si trascina, gli chiedo se ha bisogno che lo accompagni fino al ristoro, mi dice di proseguire, per lui la gara è compromessa. Livio vivrà questo momento dall'auto spronandomi ed incitandomi


All'alba Lantink mi aveva salutato, conversando allegramente e ci eravamo augurati -Good luck-, scherzando sul fatto che tra noi due in gara sarebbe stato un incontro di pugilato


Ricordo in questo momento le parole del grandissimo Boris: raccontandomi dell'ultramaratona che aveva vinto in Sardegna aveva vissuto una situazione identica, ne avevamo parlato prima della partenza


A Soulinari una signora anziana si ricorda di me, la bacio, anche quest'anno mi regala un rametto di basilico portafortuna


Mi sento chiamare per nome, le persone ai ristori mi salutano, non si sono dimenticate la mia faccia


si fa sera, Andrea Bernabei dall'Italia ordina a Michela di farmi cambiare abiti, eseguo!


Mi godo un tramonto rosso acceso


Nei villaggi più interni sono iniziate le feste, le persone sono calorosissime, ci salutiamo e sorridiamo reciprocamente


flotte di bimbi mi affiancano per diversi chilometri in bicicletta


alcuni bambini mi corrono a fianco e mi chiedono l'autografo


in salita soffro, è dura, lo stomaco è scombussolato, in discesa ho ancora problemi, penso a Emma, a Michela, mi riprendo e volo nelle prime ore della notte


sulla montagna soffia un vento possente, per fortuna sono vestito pesante, ho sofferto un pò di caldo in salita, ma sono cosciente di aver evitato problemi allo stomaco che avrebbero potuto pregiudicare la gara, come successo a Winschoten. Certo che con queste temperature gli dei si conservavano bene e a lungo!!!


ai ristori è sempre una festa: faccio foto con la gente, stringo la mano a tantissime persone, qualche bacio, il cuore si scalda


Enrico Vedilei dall'Italia invia i distacchi e mi dà utili consigli grazie all'intermediazione di Michela


Michela e Gianni i miei assistenti, fondamentali: lei agitatissima e sempre in pensiero, lui la pace in terra, pacato quasi assente ma una sicurezza


ai ristori a cui è permesso che gli assistenti aspettino, vengono coinvolti in feste paesane e mangiate collettive, anche loro vivono a pieno le meraviglie della Spartathlon con la gente locale


sono scortato dalla polizia per oltre 60km, non posso tagliare le curve


ultima salita, ancora mal di stomaco e ora anche mal di testa, devo tener duro, passerà


rallento, ormai il distacco è di oltre un'ora, devo solo godermi appieno le emozioni che iniziano a ribollire in me


entro a Sparta, vengo salutato da chiunque incontro, contraccambio con un sorriso che viene da dentro


non mi rendo più conto di cosa faccio, gli ultimi 3km passano senza che me ne accorga


vedo la lapide che porta anche il mio nome, pochi si vantano di avere una lapida prima di essere trapassati ;)


ricordo solo di aver fatto 3 inchini per ringraziare tutte le persone greche che mi hanno sostenuto, i volontari, di aver salutato gianni e Michela


e poi...esplodo, so di aver baciato un piede...rivivo quei momenti nei vari video delle televisioni locali, ero emozionatissimo, ma lo sono ancora nel rivedere quel filmato


la seconda volta vivo le stesse emozioni ma stavolta le posso condividere


dalla statua mando un saluto a Livio e Maria, che hanno voluto vivere dal di fuori questa gara, vivendo tutti i momenti topici


il sindaco di sparta mi chiede se mi voglio sedere, se riesco a rimanere 1 minuto con loro per le interviste, gli rispondo che nella mezz'ora successiva non ho impegni e posso stare tranquillamente in piedi


la dottoressa che parla italiano mi festeggia


ai controlli sanitari si meravigliano del mio ottimo stato


la notte premiazione a Sparta, cerimonia splendida ma lunga, i podisti dormono, un inno italiano molto essenziale e abbreviato mi fa comunque venire la pelle d'oca, mentre canto a squarciagola


il giorno successivo visita all'arroccatissima Mistras, alcune persone mi dicono che si sono meravigliati poco dall'avermi visto vincere, ma tanto dalla mia elasticità di movimento arrampicandomi a Mistra, mentre gli altri runners non riescono a fare 100m fuori dall'albergo


con gli italiani è gran festa alla premiazione finale


una signora presente ai ristori, mi si avvicina, mi regala due portafortuna: uno affinché la mia stagione agonistica si allunghi per molti altri anni, l'altro perché possa gioire di del fatto di avere accanto sempre belle persone...


mi dice che sono due pensieri per ringraziarmi della gentilezza con cui li saluto ai ristori, cosa dovrei dire o regalare loro visto quello che fanno per permetterci di correre questa meravigliosa corsa!!!