Ho tanti dubbi, condizione non eccezionale, noie muscolari non recuperate dopo la 100km, paura che i problemi avuti in Olanda si ripropongano..., ma una grande certezza dopo i problemi a persone care di questa primavera ed estate ora ho recuperato totalmente la mia serenità! E' fondamentale per questa corsa!
la notte prima della gara 2 lacrime una sul viso mio una su quello di Michela si fondono
Sopra il partenone l'alba, parto con lo sguardo ammirato verso l'acropoli, che mi sovrasta.
parto per ultimo come sempre
sensazione di pesantezza e fastidio alle gambe per i primi 40km
incontrare e scambiare parole con gli italiani in gara mi sprona e mi da fiducia
piacevole conversazione per 5km con il grande Talmann
caldo secco e molto ventoso, pericolo disidratazione: bevo ben oltre un litro all'ora nelle ore calde
il mare turchino invita a un tuffo ristoratore
le solite scolaresche ci incitano
Sull'istmo la sensazione è quella di volare
Jon Harald ha mezz'ora di vantaggio, vado del mio passo, se aumentassi so che rischierei di non arrivare
A Corinto antica trovo Sakai, era più in condizione di me, ma allarga le mani, lo passo anche stavolta, capisce di aver tirato troppo, reggerà fino alla fine
Adoro l'Arcadia con i suoi vigneti e uliveti centenari, le montagne mi affiancano
A due passi da Nemea antica vedo Jan-Albert , si trascina, gli chiedo se ha bisogno che lo accompagni fino al ristoro, mi dice di proseguire, per lui la gara è compromessa. Livio vivrà questo momento dall'auto spronandomi ed incitandomi
All'alba Lantink mi aveva salutato, conversando allegramente e ci eravamo augurati -Good luck-, scherzando sul fatto che tra noi due in gara sarebbe stato un incontro di pugilato
Ricordo in questo momento le parole del grandissimo Boris: raccontandomi dell'ultramaratona che aveva vinto in Sardegna aveva vissuto una situazione identica, ne avevamo parlato prima della partenza
A Soulinari una signora anziana si ricorda di me, la bacio, anche quest'anno mi regala un rametto di basilico portafortuna
Mi sento chiamare per nome, le persone ai ristori mi salutano, non si sono dimenticate la mia faccia
si fa sera, Andrea Bernabei dall'Italia ordina a Michela di farmi cambiare abiti, eseguo!
Mi godo un tramonto rosso acceso
Nei villaggi più interni sono iniziate le feste, le persone sono calorosissime, ci salutiamo e sorridiamo reciprocamente
flotte di bimbi mi affiancano per diversi chilometri in bicicletta
alcuni bambini mi corrono a fianco e mi chiedono l'autografo
in salita soffro, è dura, lo stomaco è scombussolato, in discesa ho ancora problemi, penso a Emma, a Michela, mi riprendo e volo nelle prime ore della notte
sulla montagna soffia un vento possente, per fortuna sono vestito pesante, ho sofferto un pò di caldo in salita, ma sono cosciente di aver evitato problemi allo stomaco che avrebbero potuto pregiudicare la gara, come successo a Winschoten. Certo che con queste temperature gli dei si conservavano bene e a lungo!!!
ai ristori è sempre una festa: faccio foto con la gente, stringo la mano a tantissime persone, qualche bacio, il cuore si scalda
Enrico Vedilei dall'Italia invia i distacchi e mi dà utili consigli grazie all'intermediazione di Michela
Michela e Gianni i miei assistenti, fondamentali: lei agitatissima e sempre in pensiero, lui la pace in terra, pacato quasi assente ma una sicurezza
ai ristori a cui è permesso che gli assistenti aspettino, vengono coinvolti in feste paesane e mangiate collettive, anche loro vivono a pieno le meraviglie della Spartathlon con la gente locale
sono scortato dalla polizia per oltre 60km, non posso tagliare le curve
ultima salita, ancora mal di stomaco e ora anche mal di testa, devo tener duro, passerà
rallento, ormai il distacco è di oltre un'ora, devo solo godermi appieno le emozioni che iniziano a ribollire in me
entro a Sparta, vengo salutato da chiunque incontro, contraccambio con un sorriso che viene da dentro
non mi rendo più conto di cosa faccio, gli ultimi 3km passano senza che me ne accorga
vedo la lapide che porta anche il mio nome, pochi si vantano di avere una lapida prima di essere trapassati ;)
ricordo solo di aver fatto 3 inchini per ringraziare tutte le persone greche che mi hanno sostenuto, i volontari, di aver salutato gianni e Michela
e poi...esplodo, so di aver baciato un piede...rivivo quei momenti nei vari video delle televisioni locali, ero emozionatissimo, ma lo sono ancora nel rivedere quel filmato
la seconda volta vivo le stesse emozioni ma stavolta le posso condividere
dalla statua mando un saluto a Livio e Maria, che hanno voluto vivere dal di fuori questa gara, vivendo tutti i momenti topici
il sindaco di sparta mi chiede se mi voglio sedere, se riesco a rimanere 1 minuto con loro per le interviste, gli rispondo che nella mezz'ora successiva non ho impegni e posso stare tranquillamente in piedi
la dottoressa che parla italiano mi festeggia
ai controlli sanitari si meravigliano del mio ottimo stato
la notte premiazione a Sparta, cerimonia splendida ma lunga, i podisti dormono, un inno italiano molto essenziale e abbreviato mi fa comunque venire la pelle d'oca, mentre canto a squarciagola
il giorno successivo visita all'arroccatissima Mistras, alcune persone mi dicono che si sono meravigliati poco dall'avermi visto vincere, ma tanto dalla mia elasticità di movimento arrampicandomi a Mistra, mentre gli altri runners non riescono a fare 100m fuori dall'albergo
con gli italiani è gran festa alla premiazione finale
una signora presente ai ristori, mi si avvicina, mi regala due portafortuna: uno affinché la mia stagione agonistica si allunghi per molti altri anni, l'altro perché possa gioire di del fatto di avere accanto sempre belle persone...
mi dice che sono due pensieri per ringraziarmi della gentilezza con cui li saluto ai ristori, cosa dovrei dire o regalare loro visto quello che fanno per permetterci di correre questa meravigliosa corsa!!!