venerdì 28 maggio 2010

La notte del Passatore

di Andrea Boni Sforza



Mancano poco più di 24 ore, queste che scrivo sono le ultime righe prima di mettermi le scarpe per correre la 100km del Passatore.

Domani sarò a Firenze, dove alle 15 in punto è prevista la partenza, in Piazza del Duomo.


E’ l’epilogo più bello di una grande avventura, di un’incredibile sfida personale, verso un obiettivo che un anno fa sembrava inaccessibile, ma poi è diventato man mano visibile in lontananza, ed ora è finalmente lì, a portata di... gamba.


Arrivare fin qui è stata una lunga e bellissima esperienza, piena di fatiche e momenti difficili, ma anche di gioie, sensazioni fantastiche e persone che mi hanno aiutato: ora, il solo fatto di prendere parte a questo evento così affascinante è già una soddisfazione grandiosa.


È l’atto finale, spero di farcela.


Inutile fare previsioni, con un percorso così duro ed gara così unica per condizioni logistiche, climatiche e altimetriche: basti pensare che, dopo aver corso sotto il sole per 48km, sul Passo della Colla calerà il tramonto, e ci si cambiarà per affrontare altri 52km al buio e al freddo della notte… una vita, prima di intravedere le luci dell’arrivo di Faenza.

E’ la notte del Passatore, lunga, infinita, una notte che sembra non avere limiti di spazio e di tempo…


C’è la paura di non farcela, l’incubo di doversi fermare e rinunciare…

Ma c’è anche il sogno più grande, che è quello di arrivare in fondo. Di corsa. A braccia alzate.


Grazie a tutti!!

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