lunedì 15 marzo 2010

i risultati di Treviso e Brescia

Bellissima edizione della Maratona di Treviso, finora la più spettacolare 42km dell’anno in Italia, in attesa della maratona di Roma del 21 marzo. Ha vinto Ottaviano Andriani, pur arrivando a braccetto con Daniele Caimmi, col tempo di 2:12’49”, miglior prestazione italiana del 2009; terzo posto per l’italo-marocchino Mostafa Errebbah (2:16’33”).
Ben 2.224 arrivati, che pongono momentaneamente Treviso al 1° posto assoluto davanti ai 1.709 di Verona, in attesa degli esiti delle “grandi” maratone, vale a dire Roma, Milano, Venezia e Firenze, oltre a Reggio Emilia. Molto buono il livello qualitativo, ben 172 gli atleti all’arrivo sotto le 3 ore; da notare il 7°posto di Giorgio Calcaterra, con l’eccellente crono di 2:22’32”. Tempi di assoluto rispetto tra le donne, dove l’etiope Amelework Fikadu Bosho ha segnato con 2:33’11” il miglior tempo dell’anno in Italia, 2°posto per Emily Chepkorir (2:35’39”), che ha preceduto Laura Giordano, prima italiana all’arrivo in 2:35’54”. Una maratona da provare, vedremo come saremo messi l’anno prossimo…


Non decolla la Maratona di Brescia: 477 gli atleti al traguardo, e solo in 30 sono arrivati sotto le 3 ore. Una corsa ben organizzata, percorso veloce senza alcuna asperità, ma la manifestazione non ha trovato neppure quest’anno un consenso significativo. Ha vinto il keniano David Chelule, con l’ottimo crono di 2:13’53”, davanti al connazionale Philip Berech (2:15’43”) ed al britannico David Kirkland (2:23’37”);
primo degli italiani il “solito” Emanuele Zenucchi, 4° al traguardo in 2:27’16”. Tra le donne L’etiope Eleni Gebrhiwot ha primeggiato in 2:42’53”, davanti alla croata Marija Vrajic (2:52’42”), ancora al 2° posto come a Busseto e Piacenza; 3° posto per la milanese Paola Felletti (2:54’36”).

Una bellissima giornata ha baciato la corsa: il nostro ULTRA Andrea Boni Sforza si è furtivamente immesso nel fiume dei maratoneti al 6°km e ne è uscito al 36°km, portando a termine un buon “lungo” da 30km in circa 2h20’, per riprendere confidenza con le lunghe distanze dopo gli ultimi problemi fisici.

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