Bella giornata, temperatura attorno ai 10°C, ma il tracciato si è rivelato duro, con alcune salitelle e lunghi tratti di pavé, un percorso se vogliamo simile alla maratona di Roma;la gara è stata anche condizionata dal vento lungo i 12km del lungo Adige.
Tempi abbastanza deludenti: ha vinto il keniano Hillary MUTAI in 2:17’43” battendo in volata il connazionale Kiplagat Kipkemoy, primo tra gli italiani Massimiliano Bogdanich, 7° in 2:34’14; tra le donne successo dell’etiope Etaferhu Getahun in 2:35’43”, tra le italiane 6° Anna Conti, addirittura in 3:04’29”.
Il portacolori TRC Andrea Boni Sforza, col tempo di 3:19’44” si è classificato al 230°posto della classifica maschile: Verona si dimostra quindi una maratona più “turistica” che “competitiva”, giacché – prendendo ad esempio l’ultima maratona di Reggio Emilia – con un tempo del genere non si entrava neppure nei primi 500 uomini.
Da notare l’arrivo - veramente spettacolare, infinito e da brividi - in piazza Bra, col giro intorno all’Arena prima dell’ingresso al suo interno sulle note della Marcia Trionfale dell’Aida. Organizzazione molto leghista e militare, e quindi di spaventosa efficienza.
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