sabato 25 settembre 2010

La madre di tutte le ultra-maratone

IVAN CUDIN è stato il primo italiano ad aggiudicarsi la mitica SPARTATHLON, la corsa di 246 km da Atene a Sparta in onore dell’impresa del messaggero Filippide che raggiunse in un giorno la città-stato per chiedere aiuto contro i Persiani.

Il 35enne ingegnere friulano, già campione europeo di 24ore, si e’ imposto in questa 28° edizione, correndola in 23:03’06’’, precedendo l’olandese Jan Albert Lantink (23:31’22”) ed il tedesco Jan Prochaska, (24:55’58”). Fra le donne successo della britannica Emily Gelder in 30:17’03’’.

Lo Spartathlon nacque nel 1983 quando Ben Foden - un ex ufficiale della Raf - volle vedere se era possibile coprire il tragitto in un giorno, ed e’ diventata una delle gare piu’ famose del mondo, da molti considerata la “madre” di tutte le ultramaratone.

Alla gara, partita dall’Acropoli di Atene, hanno preso parte 351 atleti (tra cui 40 donne), ma solo in 128 sono giunti al traguardo entro il tempo massimo di 36 ore. Undici gli eroi italiani all’arrivo: 38° assoluto e 2° degli azzurri, il “reggiano” CIRO DI PALMA (nella foto con Cudin), che alla sua prima esperienza ha chiuso in 33:01’01”.

Ricordiamo che la Sparthatlon presenta regole quasi “militari”, e per poter prender parte alla corsa servono requisiti precisi, tra i quali un “minimo” di 10h30’ su una 100km.

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