martedì 31 maggio 2011

Passatore 2011 - il senso dell'amicizia...

di Andrea Boni Sforza



Partiamo dal tempo finale: 14h41’, quasi 3h15’ in più del tempo dell’anno scorso (11h26’), un abisso. È stato quindi un fallimento ? Macché, è stato un divertimento!


In questo momento sono convinto che valutare una corsa sulla base del tempo finale sia come valutare una vita solo sulla base... del numero di anni vissuti. Non ha senso, a mio parere.


Negli ultimi mesi sono cambiate molte cose nel mio modo di interpretare la corsa. Ho conosciuto persone, modi di correre e di vivere le esperienze di running che hanno cambiato il mio approccio a queste gare.


Il “turning point” di questa stagione sia stato il mio FALLIMENTO alla 100km di Seregno, davvero PROVVIDENZIALE. Ero al limite, stavo cadendo definitivamente nella “trappola” del cronometro, quello che non ti fa VIVERE le corse, quello che in corsa ti fa MORIRE. Ma per fortuna ho fallito. Per fortuna quel giorno, era il 3 aprile, c’era un caldo bestia. In quella gara mi sono fermato dopo 64km, crollato di testa e di gambe, perché avevo fallito il mio obiettivo stagionale, stare sotto le 10h in una 100km.


Ma DA quel momento in poi, ho svuotato la mente, e l’ho aperta a ricevere tutto quanto di nuovo si potesse percepire. Ma nulla sarebbe stato chiaramente definito, se non avessi avuto, la settimana scorsa, l’ILLUMINAZIONE. La Nove Colli Running


Assistere e vivere, minuto per minuto, a fianco degli atleti, la Nove Colli Running – che con la Spartathlon e la Badwater è una delle 3 ultramaratone più dure al mondo, coi suoi 202km e 3200mt di dislivello – e conoscere da vicino il mondo e gli interpreti di queste gare, partendo da quello che attualmente è forse il nr.1 al mondo, Ivan Cudin, ha cambiato la mia personale percezione della corsa.


Nei due giorni, prima, durante e dopo la gara, ho visto uomini e campioni trarre energia dal fatto di poter dare aiuto e sostegno ai propri amici. Ringrazierò sempre l’amico Ciro Di Palma per aver accettato la mia assistenza per due giorni ed una notte, per me è stato fondamentale.


Alla Nove Colli, ho visto Antonio Mammoli, in passato vincitore di questa corsa ed azzurro di ultramaratona, camminare tutte le salite in compagnia di un amico, attenderlo, allontanarsi per non mettergli pressione, aspettarlo sino al punto di coricarsi su un prato a Cesenatico, a 5km dalla fine, per poter arrivare al traguardo insieme a lui. E li ho visti abbracciarsi, commossi, dopo l’arrivo, dopo oltre 28ore di una corsa che vale una vita.


La mattina dopo, Cudin è passato LUI a salutare tutti, atleti, accompagnatori ed amici, ha salutato anche me chiedendomi delle mie corse (…), ha abbracciato il patron Mario Castagnoli, “scusandosi” per non aver potuto realizzare il record della corsa, giacchè una crisi lo aveva costretto a rigettare e camminare qualche km sull’ultimo colle, il Gorolo (c’erano pendenze del 16% dopo il 170°km di gara…)


Ho visto tanti altri atleti, ma fior di atleti, passare giorno e notte ad inventarsi assistenti, ristoratori, massaggiatori, e sbucare come formiche lungo il percorso per dare acqua, fragole, amicizia, gioia e parole di conforto…


Mai vista una corsa del genere. Un’autentica illuminazione.


Devo essere sincero: dal punto di vista tecnico ed agonistico, per me correre il Passatore 2011 aveva poco senso. Mi ero iscritto solo per la gratitudine ed il rispetto che avevo verso questa meravigliosa corsa, dopo le soddisfazioni indimenticabili che mi aveva dato all’esordio dell'anno scorso, sentivo di dover dare indietro il mio corpo e la mia anima a questi 100km da Firenze e Faenza.


Le mie condizioni fisiche ed atletiche erano più o meno le stesse del 2010, forse leggermente inferiori, ma l’anno scorso ci arrivai veramente stanco, nel corso della stagione avevo dato tutto e avevo ottenuto ottimi risultati, ma ero ancora molto carico. Quest’anno ho invece ottenuto risultati solo discreti, la stagione è stata tribolata e sono arrivato a fine maggio molto scarico mentalmente, forse demotivato, ma ero abbastanza riposato.


In ogni caso, forte dell’esperienza acquisita su questo percorso ed aiutato dalle condizioni meteo (24°C contro i 29°C dello scorso anno), mi era ipotizzabile un tempo finale al di sotto delle 12 ore, sullo stesso livello dell’anno scorso. Ma concludere la corsa in 11h05’ o 11h55’ non mi avrebbe cambiato niente, come chiuderla in 13, 14 o 15 ore… La cosa più importante, l’unica cosa che contava, era portare a casa quella medaglia da Faenza. Che voleva dire TUTTO.


Per il resto, la gara, il tempo finale, non mi avrebbe lasciato alcuna traccia sull’esito e sul contenuto di questa stagione. A meno che… A meno che non avessi interpretato il Passatore 2011 in modo COMPLETAMENTE diverso da qualsiasi corsa mai fatta prima d’ora. Nel senso dell’amicizia.


E così è stato.


Tanto per cominciare, sabato 28 maggio sono partito da casa senza il Garmin, e non solo, ho lasciato a casa anche il vecchio cronometro. Alle 3 del pomeriggio, quando c’è stato lo sparo sotto lo striscione della partenza, al polso non avevo nessuno stramaledetto orologio. Avevo solo amici attorno con cui condividere quel momento. La corsa è stata solo sensazioni, vita, amicizia. E nessuna fatica.


Correvo col cellulare in tasca, ogni tanto mi sentivo col Ciro, che quando mi chiamava voleva sapere se mi stessi divertendo, e mi chiedeva come stavano gli amici lungo il percorso, si sentiva forse un po' triste perchè lui non poteva esserci, e mi chiedeva come stava Alina, che era con me. A proposito…


Qualche giorno dopo la Nove Colli contatto un'amica, Alina Losurdo, che viene dal triathlon, qualche maratona alle spalle, due ultra negli ultimi mesi, Bagnacavallo e la 50km di Romagna. Non abbastanza, NON ancora preparata per affrontare il MOSTRO: una ragazza giovane e tosta, che però non aveva mai affrontato una corsa del genere, e non immaginava cosa fosse una CRISI in una 100km. So che vuole farcela, so che ci tiene, ma temo che per lei sarà molto difficile. VOGLIO AIUTARLA.


Le chiedo se le va la mia compagnia in corsa: lei esita, ma poi accetta, sono contentissimo. Per me questa corsa adesso ha una grande importanza. Visti i suoi tempi in maratona, se finisse la gara potrebbe impiegare ca.14 ore, lei lo sa ed io lo so. La accompagno volentieri, so che correndo sotto ritmo rispetto al mio standard, per me sarà facile, una passeggiata, sarò utile a lei ed a qualcun altro, sarò contento, mi divertirò.


Ho cercato di essere la sua spalla, ma l’ho lasciata andare tranquilla e libera di vivere la sua corsa, almeno fino a Borgo San Lorenzo, per i primi 35-40km. Poi, al momento di fare sul serio, con l’inizio dell’infinita salita della Colla, mi sono messo al suo fianco, a disposizione, senza metterle pressione. Andavo avanti, facevo due chiacchiere col marito che l’aspettava in moto, poi rimanevo indietro e tornavo da lei con la bottiglietta del’acqua… Le ho dato sostegno, fino ad entrare insieme nel cuore della notte.


Poi la sosta a metà gara, il cambio per la notte e la lunga discesa, il 50°km, il 55°km, lei che continuava a correre, io che le dicevo di non spingere, ma al 60°km i primi segnali di cedimento. Poi le prime soste, lunghe, a Marradi la crisi. La crisi, quella di una 100km, quella che lei non aveva mai affrontato.


C’era Angela Gargano, nei paraggi. Una come lei non ha bisogno di presentazioni, basti dire che la Nove Colli Running l’ha finita, di corsa, e non certo in macchina come me… e’ una campionessa, ma a parte questo, Angela è una persona fantastica, lei corre con gioia, e la trasmette a chi le è vicina. L’avevo veduta pochi km prima, nel momento difficile sono andato a prenderla, l’ho salutata e fatto due chiacchiere con lei, piacevolissime e mai scontate, e poi l’ho portata da Alina, per farle dare due parole di conforto, che Angela ha dispensato senza bisogno che io glielo dicessi.


Ma dal 65°km è stato tutto difficilissimo, Alina ha provato a ricominciare, ma doveva fermarsi a respirare, poi a fare massaggi e riprendersi. Ma con la testa, senza saperlo, aveva già mollato, perchè non accettava di non riuscire più a correre normalmente.


Ci siamo fermati ancora, a prendere zuccheri, qualsiasi cosa perché si riprendesse. Ma al 70° era sottoterra. Abbiamo provato a ripartire, di passo, le ho detto cammina, respira, abbiamo tempo, le crisi passano. Ma non c’è stato niente da fare, faceva fatica a respirare, a camminare, al 72°km Alina si è fermata.


L’ho salutata, mentre se ne andava col marito, distrutta. Mi è dispiaciuto, so che ci teneva tanto, ma non ce l’ha fatta. Alina ha affrontato la sua avventura in modo sfrontato com’è lei, ma era giusto che ci provasse, per capire dove poteva arrivare adesso con le sue gambe, la sua testa ed il suo cuore. La 100km è un mostro, che ha affrontato da sola, senza conoscerlo: una sfida impari. Ci voleva coraggio, e lei l'ha avuto. Ma ora che lo conosce, la prossima volta potrà affrontarlo con qualche arma in più e forse, con maggiore rispetto, potrà anche vincerlo.


Penso di aver lasciato che facesse ciò che si sentiva, rimanendole accanto senza mai forzarla, e questa per me è amicizia. Ma anche se non ce l’ha fatta, non posso essere triste. La corsa rimane una gioia. Alina è giovane e forte, avrà modo di riprovare. Li avessi io 26 anni…


Mi rimetto a correre, a quel punto dovevo solo chiudere la gara. Da solo ? Certo che no…


Già avevo incontrato altri amici lungo il percorso, i due americani della Nove Colli, Roy Pirrung e Victor Vella, i due romani della Solidarietà, Giuseppe Di Giorgio e il suo amico Pietro Imperi, e poi il simpaticissimo Paolo Bagnoli, anche lui reduce dai 202km di Cesenatico. E poi Marisa Facchini, Bruno Nicolussi, emozionatissimo alla sua prima 100km, Manuela Sabbatini, che ho salutato al 1°km ed al 99°km, già cambiata e intenta a far colazione… e Monica Baldi, Sabrina Tricarico, Fausto Finiguerra, Greta Massari e tanti altri che adesso sto dimenticando… a proposito, Greta ci aveva ripassato attorno al 70°km, dopo Marradi, mentre eravamo fermi a con Alina a gambe all’aria. Corro tranquillo, la posso riprendere…

Verso il 75°km supero due toscani, Piero Sisti ed il suo amico Marco Gensini, non prima di aver sparato un bel po’ di cazzate insieme, e continuo a correre. Non è neppure l’80°km, eccola, la vedo.
Greta ha corso addirittura 30 maratone nel 2010, è una che arriva sempre in fondo a tutte le corse che fa, instancabile, inarrestabile, non avrà crisi, lo so. Ha già portato in fondo quattro 100km ed altre ultramaratone.


Corricchia ancora bene, rallento e rimango con lei, con enorme piacere, capisco che la mia compagnia non le dà fastidio, parla volentieri. È una ragazza d’oro. Siamo al km.82, forse km.83. Tiro fuori il cellulare per mandare un SMS all’amico Gabriele che è a Faenza al traguardo che mi aspetta, vedo che sono le 02.45, quindi siamo a 11h45’ di gara, in quel momento faccio due conti: stiamo sotto le 14 ore tranquilli, penso, lo comunico al mio amico. Lo comunico anche a Greta, che dice “Sei matto ? Se arrivo così veloce poi dicono che mi hanno portato in macchina!”


Infatti mi sbagliavo.


Dopo Brisighella (km.88) si è solo camminato. Chiacchiere, tranquillità, vita, amicizia. Ultimi 12km in 2h01’, gambe un po’ dure ma media regolare dei 10’00” al km, inarrestabili. Abbiamo visto l’alba sorgere su Faenza. Tempo finale: 14h41’08”, Greta ha migliorato il suo “personale” sulla 100km di circa mezz’ora (!!!). Quando siamo arrivati c’erano i suoi amici a fare il tifo, e c’era il mio amico, applausi solo per noi. Cosa vuoi di più dalla vita ? Le foto dell’arrivo ? Quelle arriveranno…

domenica 29 maggio 2011

100km del Passatore: i risultati!

Giorgio Calcaterra si è aggiudicato la 39° edizione della 100km del Passatore con l’incredibile tempo di 6h25’47”, record assoluto della corsa. Dietro al romano, al 6° successo consecutivo nella Firenze-Faenza, si è piazzato uno straordinario Alberico Di Cecco, che ha chiuso la gara in 6h28’48”, davanti ai russi Vsevolod Khudyakov (7h01’49”) e Dmitry Tsyganov (7h02’44”). 5° posto per lo scandianese Daniele Palladino, al traguardo in 7h26’08”, che ha preceduto il mitico brasiliano Valmir Nunes (7h31’40”).

La gara femminile è stata stravinta da Monica Carlin (7h45’28”) davanti a Sonia Ceretto, vincitrice lo scorso anno, che è giunta all’arrivo di Faenza dopo 8h51’57”.


Il nostro ULTRA Andrea Boni Sforza ha interpretato la sua 100km nel senso del’amicizia, correndo sempre in compagnia di amici, aspettando ed assistendo chi ne aveva bisogno, e portando a termine la corsa in assoluta tranquillità, col tempo finale di 14h41’08”, al 885°posto su un lotto di 1257 concorrenti all’arrivo. Una bellissima esperienza.


A presto per altre foto e dettagli…

sabato 28 maggio 2011

100km del Passatore, ci siamo !

di Andrea Boni Sforza

A distanza di un anno, oggi alle 15 in punto sarò di nuovo a Firenze, alla partenza di questa corsa straordinaria. Cento chilometri sono una distanza infinita, è un onore avere l'opportunità di affrontare questa impresa. Ci vorranno gambe, testa e cuore, ci sarà da soffrire, come mai in nessun altra corsa, e arriverà la voglia di dire basta, di fermarsi. Ma dovrò andare avanti, fino in fondo. Perchè la fatica è temporanea, ma l'orgoglio di arrivare dura per sempre…

giovedì 26 maggio 2011

100 km del Passatore, i favoriti

A due giorni dalla partenza, sono 1.586 i podisti iscritti alla 39^ 100 Km del Passatore (265 in più rispetto ai 1.321 partenti dell’edizione 2010), valevole per assegnare i titoli italiani assoluti e master Fidal 2011; la gara prenderà il via sabato 28 maggio, ore 15.00, dalla fiorentina via de’ Calzaiuoli.

Grande ritorno, dopo vent’anni, del brasiliano Valmir Nunes, campione del mondo 1991, vincitore del Passatore 1991 e ’92. Autentica leggenda vivente dell'ultramaratona mondiale, Nunes (47 anni) ha detenuto per anni il record sulla 100km (6h18'), oltre ad aver vinto Spartathlon (246km) e Badwater (217km), primo uomo a correre la mitica ultra americana in meno di 24 ore.


In campo maschile i favoriti sono Giorgio Calcaterra (vincitore delle ultime cinque edizioni), Marco D’Innocenti (2° nel 2006, 2007 e 2009, 5° nel 2010), i russi Dmitry Tsyganov (2° nel 2010), Vsevolod Khudyakov (4° nel 2008, 3° nel 2009, 9° lo scorso anno) e Alexej Izmailov (6° nel 2010) e il maratoneta marocchino Soufyane El Fadil; possibili outsider gli italiani: Michele Evangelisti (10° nel 2010), Alberico Di Cecco (1° alla maratona di Roma 2005 ed esordiente in una ultra), Enzo Trentadue, Vito Sardella e Emanuele Zenucchi (1° al Giro del Trasimeno e alla 50 Km di Romagna 2009; 2° alle edizioni 2010; anche lui esordiente nella 100 km).



Tra le donne, le italiane Monica Carlin (1^ 2006 e 2008, record della corsa: 7:39:42), Sonia Ceretto (1^ nel 2010) e la russa Elena Simutina. Al via per la 38^ volta il fiorentino Marco Gelli (59 anni) e il veronese Walter Fagnani (86); tra le donne, 29° start per la padovana Natalina Masiero.

martedì 24 maggio 2011

NOVE COLLI RUNNING 2011 - i risultati

Sabato 21 e domenica 22 maggio si è disputata la 14° edizione della Nove Colli Running, con record di partenti a Cesenatico (113), ma soprattutto record di atleti all’arrivo, con 50 classificati al traguardo finale dei 202km, di cui 3 donne (su 12 alla partenza).


Ha stravinto Ivan Cudin, che ha fatto corsa solitaria già dal 2° colle, giungendo all’arrivo in 18h26’ con oltre tre ore di vantaggio su Marco Bonfiglio (21h35’) e sullo svedese Michael Andersson (22h15’). Da segnalare il 18° posto del reggiano Ciro Di Palma (27h32’), che ha aggiunto questo alloro al suo palmares dopo la Spartathlon; 35° posto per il parmense Paolo Bucci (28h46’), che tra meno di due mesi tenterà la grande impresa alla Badwater (217km).


La gara femminile ha sempre visto in testa la francese Brigitte Beck-Cetre, che però ha dovuto superare una lunga crisi nella notte per poi chiudere la sua fatica in 27h04’; straordinario il 2° posto della 29enne Giancarla Agostini (27h39’) che nel finale ha superato anche la francese Kattel Corne, al traguardo in 28h41’.


Enorme la gioia del factotum Mario Castagnoli, cha ha potuto mettere nell’albo d’oro della sua corsa il nome più prestigioso, quello dell’amico Ivan Cudin, che ha onorato l’impegno conducendo una gara all’attacco sin dall’inizio, mancando di fatto il record assoluto ( 18h08’ del francese Jean- Jaques Moros) solo per una crisi sul 9° colle, il Gorolo.


È veramente IL SOGNO di ogni ultramaratoneta concludere questa straordinaria gara estrema (3200mt di dislivello, 30 ore di tempo massimo). Viverla dal primo all’ultimo metro come assistenza è stato incredibile ed emozionante, così come è stato un onore conoscere di persona campioni come Antonio Mammoli e lo stesso Ivan Cudin, uomini e atleti straordinari che hanno nel senso dell’amicizia la motivazione delle loro imprese.

giovedì 19 maggio 2011

Nove Colli Running - ci siamo!


Tra sabato 21 e domenica 22 maggio si disputerà la 14^ edizione della Nove Colli Running, gara di ultramaratona estrema su strada che tutti i cultori dell'ultra sognano di portare a termine almeno una volta in carriera.


Considerando le difficoltà che presenta non sempre si riesce a laurearsi finisher al primo tentativo: si può senz'altro dire che diventare un finisher della Nove Colli Running, organizzata da sempre da Mario Castagnoli rappresenta una sorta di upgrade nel mondo dell'ultramaratona: un po' come raggiungere una vetta da ottomila nell'Alpinismo.


Il percorso di 202km è praticamente lo stesso della famosa gara ciclistica, il dislivello totale (ca.3840mt con 89km di salita!) fa della Nove Colli Running, l'Ultramaratona su strada più impegnativa d'Italia e forse una delle più impegnative al mondo, anche per via dei cancelli cronometrici e del tempo massimo (piuttosto severo) di 30 ore.


Il numero totale degli iscritti è di 118, e supera quello di ogni precedente edizione: per numero di partecipanti e per qualità questa si preannuncia come un'edizione da record.


Saranno presenti molti dei più forti ultramaratoneti italiani, e tanti che si cimentano per la prima volta nella Nove Colli per diventarne dei finisher ed acquisire le credenziali per iscriversi alla Spartathlon. Molti, invece, sono attratti dalla partecipazione al tratto di gara (sino al traguardo del Barbotto, 84km) valevole come prova di Grand Prix IUTA.


Alla partenza di Cesenatico (sabato, h.12) si presenteranno tra i favoriti il “solito” Antonio Mammoli ma soprattutto il campionissimo Ivan Cudin, che solo negli ultimi giorni si è aggiunto alla lista degli iscritti. In gara troviamo anche il parmense Paolo Bucci, il reggiano Ciro Di Palma e lo Statunitense Roy Pirrung.


Si segnala inoltre la presenza di un folto gruppo di Francesi (19 in tutto gli iscritti); le donne in gara sono 12: di queste, 3 sono Francesi, tra le quali la Campionessa 24 ore su strada Brigitte Beck-Cetre. L'arrivo dei migliori è previsto attorno alle 9 di domenica mattina.

sabato 14 maggio 2011

6 giorni running sul Lago Balaton

(da "Ultramaratone, maratone e dintorni")

Martedì 10 maggio s'è conclusa la Unix-Kaeser 6 Day and 48 Hour International Ultramarathon, corsa a Balatonfured in Ungheria sulle rive del Lago Balaton, gara che ha visto Andrea Accorsi e Monica Barchetti tra i grandi protagonisti.



Un’edizione di alto livello, come dimostrano i tanti primati nazionali battuti, e che ci ha fatto vivere la grande impresa di Tiziano Marchesi, il forte atleta dei Runners Bergamo che ha portato la MPI delle 48 ore (che già gli apparteneva) da 404 a 413,61 km, prestazione che - tra l'altro, e non è poco - gli vale anche la MP Mondiale di cat. 40-45 sulla distanza. La 6 giorni è stata vinta dallo scozzese William Sichel che ha percorso 834,143 km, davanti al tedesco Hans-Jurgen Schlotter con 744,625 km e allo slovacco Bogy con 691,204 km. La prestazione che forse sovrasta tutte è però quella di Monica Barchetti, prima donna in Italia a superare il muro dei 700 km, vincitrice della gara femminile con 705,221 km, risultato che la pone al 3° posto a livello mondiale quest’anno ed all’11° a livello mondiale all-time. Monica ed Andrea, partiti con l’intento di impossessarsi delle MPI sulla distanza, hanno conquistato anche altri importanti primati, come la nuova MPI M40 sulla 6 giorni, già di Giuseppe Palumbo (Antibes -2008), che Andrea ha portato a 664,2 km.




Con la stessa distanza percorsa l’Atleta di Crevalcore inserisce il proprio nome nella World Best Performance List della IAU nella categoria M40. I problemi al tendine tibiale anteriore destro che lo hanno colpito già alla 4^ giornata gli hanno impedito l’attacco alla MPI assoluta, ancora in possesso di Lucio Bazzana (754 km Antibes–2010); per Andrea la 5^ piazza finale. Esaltante la 6 giorni di Monica Barchetti, la più giovane ragazza in gara, che già al 2° giorno ha polverizzato la MPI W40 sulle 48 ore di Denise Quintieri (Casarsa–2005) portandola da 169 a ben 246,6 km; distanza che le vale anche la 9^miglior prestazione Mondiale dell’anno nella specialità.

L’obiettivo iniziale di battere la MPI di Angela Gargano (562,330 Antibes–2010) è stato raggiunto dopo soli 4 giorni 19 ore e 22 minuti ed ora Monica con 704,7 km ha fatto sua anche la MPI W40, detenuta da Carmen Fiano (522,853 Antibes–2008). Assieme i due compagni di vita, di corsa e di colori con l’Atletica Calderara Tecnoplast hanno stabilito anche la Miglior prestazione in coppia con 1369,942 km. Da ricordare e applaudire l’impegno di Aldo Maranzina che ha concluso in 12^ posizione con 536,610 km.

martedì 10 maggio 2011

Maratona del Custoza - le foto

Di seguito pubblichiamo alcuni scatti colti a Sommacampagna domenica scorsa...Poco prima dello start, il traversetolese Boni Sforza discute la tattica di gara con lo scandianese Palladino...

....ed ecco la mandria scatenata degli atleti alla partenza, con alcuni dei migliori elementi femminili a guidare il gruppo: Francesca Marin, Sonia Lopes, Noemy Gizzi...
...il fantastico arrivo del vincitore, Alberto Marogna, una vera festa...


...il tranquillo trionfo di Monica Carlin, al Custoza per un "lungo" in compagnia...

...qualche concorrente che ha corso per 42km palleggiandosi un pallone tra le gambe...

...mentre altri hanno preferito correrla in modo tradizionale, arrivando a braccia alzate!

lunedì 9 maggio 2011

Maratoneti TRC al Custoza e Trieste – i risultati

A Sommacampagna si è svolta la 12° Maratona del Custoza, giunta alla sua ultima edizione. Un percorso davvero vario e suggestivo ed una bella giornata di sole (28°C all’arrivo) hanno caratterizzato la 42 km veronese. Ha vinto il mantovano Alberto MAROGNA, col tempo di 2:36’02”, davanti ad Emanuele ZENUCCHI (2:40’25”) ed allo scandianese Daniele PALLADINO (2:41’22”). In campo femminile netta vittoria di Monica CARLIN (2:53’48”), 2° posto per la “faentina” Noemy GIZZI (2’59’19”) e 3° piazza per la bergamasca Francesca Marin (3:00’02”).


Buon “lungo” per l’ultramaratoneta TRC Andrea BONI SFORZA, che ormai a 20 giorni dal Passatore ha concluso la sua 4° maratona dell’anno in 3:47’48”, classificandosi al 270°posto della graduatoria (863 gli atleti all’arrivo).


A Trieste si è invece svolta la 12° Maratona d’Europa, dove si è distinto il portacolori TRC Massimiliano BONDI, al traguardo in 3:38’58”, al 237°posto della graduatoria (681 all’arrivo). Ivan NUZZO si è invece fermato dopo 33km di gara.

giovedì 5 maggio 2011

Maratona del Custoza - ci siamo!



Domenica prossimo 8 maggio si svolgerà la MARATONA DEL CUSTOZA, con ritrovo presso Villa Venier a Sommacampagna (VR). La partenza è prevista per le H.8,30 e si tratta – purtroppo- dell’ultima edizione di questa “classica” 42km.


Il percorso è su giro unico, ondulato, in parte sterrato (ca.6km) attraverso le colline Moreniche del Bianco di Custoza e le zone teatro delle Guerre d’Indipendenza.


L’anno scorso vinse Marco Boffo in 2h34’, i concorrenti al traguardo furono 678. All'alba di oggi 5 maggio (ultimo giorno valido per l’iscrizione), gli iscritti sono già 930.


La TRC sarà rappresentata da Andrea Boni Sforza, che correrà il suo ultimo “lungo” a sole 3 settimane dalla 100km del Passatore. http://www.maratonadelcustoza.it/

domenica 1 maggio 2011

Maggio, il mese del Passatore

Si apre finalmente il mese di Maggio, ovvero il mese della 100km del Passatore, la corsa "Regina" dell'ultramaratona. Mancano 27 giorni, ad oggi gli iscritti sono oltre 1100, ma nell’ambiente sta già salendo la “febbre” per il grande evento. La TRC sarà rappresentata per il 2° anno consecutivo da Andrea Boni Sforza, che cercherà il bis dello “storico” arrivo 2010.

Di seguito uno stralcio del recente comunicato stampa dell’organizzazione (Denise Quintieri):


A poco meno di un mese dal termine delle iscrizioni (domenica 22 maggio 2011), hanno superato quota 1.100 i podisti registrati alla 39^ 100 Km del Passatore (28-29 maggio 2011), che assegnerà per la 12^ volta i titoli italiani Fidal, assoluti e masters, della specialità 100 km su strada. Tra gli iscritti, il romano Giorgio Calcaterra, vincitore delle ultime cinque edizioni, il corregionale Marco D’Innocenti, tre volte secondo, la trentina Monica Carlin, vincitrice delle edizioni 2006 e 2008, nonché detentrice del record femminile della corsa (7:39:42), e circa un centinaio di podisti stranieri. La gara partirà sabato 28 maggio, alle 15.00, da Firenze (via de’ Calzaiuoli), mentre l’arrivo del vincitore a Faenza (piazza del Popolo) è previsto intorno alle 21.45; gli altri podisti (nel 2010 hanno tagliato il traguardo in 1.031, record della corsa) arriveranno entro le 11.00 di domenica 29 maggio. Info: www.100kmdelpassatore.it